E’ ora disponibile per la comunità oncologica un archivio di tutti gli strumenti di misura dei patient-reported outcomes per l’oncologia. Tra i vari domini complessivamente inclusi negli strumenti censiti, la sfera emotiva è quella in assoluto più rappresentata.
Malandrini F, Meregaglia M, Di Maio M, Pinto C, De Lorenzo F, Ciani O. The development of an archive of patient-reported outcome measures (PROMs) in oncology: The Italian PRO4All project. Eur J Cancer. 2024 Jun 10;207:114161. doi: 10.1016/j.ejca.2024.114161. Epub ahead of print. PMID: 38870746.
Il gruppo di lavoro PRO4All – composto da AIOM, AIM, AIOM, AISM, FAVO, FICOG, SDA Bocconi, SIN e UNIAMO – si è costituito ormai più di due anni fa per stimolare il dibattito sulla promozione e utilizzo dei Patient Reported Outcomes (PROs), gli esiti di salute riferiti dai pazienti sul loro stato di benessere.
Come sottolineato in occasione della recente conferenza nazionale AIOM dedicata ai patient-reported outcomes in oncologia, la raccolta e l’impiego di questi parametri, in fase di trial clinico e di valutazione regolatoria, permetterebbe un giudizio più completo sul valore dei trattamenti sperimentali, riuscendo a quantificare anche gli aspetti intangibili e soggettivi della qualità di vita e del benessere di una persona.
L’auspicio del gruppo di lavoro PRO4All è che, basandosi su evidenze e dati scientifici solidi, si arrivi alla standardizzazione e applicazione universale degli esiti di salute nell’ambito della ricerca clinica, nonché alla compilazione di linee guida sulla raccolta dei PROs in fase valutativa dei trattamenti, oltre che all’ascolto della voce del paziente in ogni fase del percorso di sviluppo di una terapia.
Nell’ambito delle attività del gruppo PRO4All, sono stati recentemente pubblicati sulla rivista European Journal of Cancer i risultati di un lavoro di “censimento” degli strumenti di misurazione dei patient-reported outcomes in ambito oncologico.
Il censimento è stato condotto con l’intenzione di mettere a disposizione della comunità scientifica un archivio degli strumenti disponibili, allo scopo di facilitare la scelta dello strumento di misura più adeguato degli esiti riportati dai pazienti per una specifica patologia o condizione.
A tale scopo, lo studio, coordinato dai ricercatori di SDA Bocconi, mirava a sviluppare un archivio completo di misure di esito riportate dai pazienti (patient-reported outcome measures, PROM), misure di esito riportate dall'osservatore (observer-reported outcome measures, ObsROM) e misure di esito riportate dal caregiver (caregiver-reported outcome measures, CROM) in oncologia, provando ad identificare le loro principali caratteristiche e i domini esplorati dalle domande contenute in ciascuno strumento.
I questionari esistenti sono stati identificati attraverso un'ampia ricerca condotta su database online, tra cui i siti di EORTC e FACT (le due maggiori librerie di PROMs in ambito oncologico), ma poi estesa anche ad altre fonti e a PubMed.
E’ stato messo a punto un modulo di estrazione dati per raccogliere informazioni sul tipo di cancro, sulle eventuali varianti del questionario, sul “recall period” (periodo di tempo al quale si riferiscono le domande incluse nel questionario) e sul sistema di calcolo del punteggio.
Inoltre, è stata eseguita un'analisi del contenuto dei questionari, per assegnare a ciascun item/domanda uno specifico dominio, secondo una tassonomia predefinita di 38 elementi.
Complessivamente, l’analisi ha consentito di identificare e descritti un totale di 386 strumenti: 356 PROMs, 13 ObsROM e 17 CROM in ambito oncologico.
Di questi, 358 sono stati analizzati anche nel loro contenuto, perché per i rimanenti non è stato possibile accedere al contenuto completo. Il 47,3% degli strumenti identificati sono specifici per un certo tipo di cancro (ad esempio, tumore del polmone, o tumore della mammella, o tumore del colon etc.), il 45,1% sono generici per i pazienti oncologici (indipendentemente dal tipo di tumore, ad esempio il questionario EORTC QLQ-C30) e il 7,9% sono stati sviluppati per la popolazione generale ma vengono raccomandati per l’impiego anche in oncologia.
Come evidente dai numeri di questionari sopra riportati, la grande maggioranza degli strumenti inclusi nell’archivio (92.2%) prevede la compilazione da parte dei pazienti, e non di caregiver o altri osservatori.
Nel 50,3% dei casi, il “recall period” (periodo di richiamo) è la settimana precedente alla compilazione del questionario. Solo per una minoranza degli strumenti (16.7%) è stata identificata la “minimal clinically important difference” (MCID) vale a dire la soglia nella differenza di punteggio corrispondente alla minima differenza clinicamente rilevante.
Il numero medio di elementi per questionario è risultato pari a 22.0 (intervallo: 1 - 130).
A 7794 items/domande è stato assegnato un dominio; i più frequenti sono stati emotional functioning / benessere emotivo (22%), il physical functioning (15.7%), outcomes generali (10.1%) e l'erogazione delle cure (8.9%).
L’analisi e la relativa creazione dell’archivio hanno confermato che in oncologia esiste un numero molto elevato di strumenti di misurazione dei patient-reported outcomes, potenzialmente adottabili in una sperimentazione clinica. Naturalmente, a fronte di questo grande numero di strumenti, quelli più comunemente usati nella maggior parte degli studi clinici sono riconducibili a un numero molto più ristretto.
Auspichiamo che, consentendo anche la verifica dei domini / items inclusi in ciascun questionario, l’archivio PRO4All possa guidare ricercatori e professionisti nella selezione delle misure più adatte in base agli obiettivi della sperimentazione.
Più in generale, questa pubblicazione si inserisce negli sforzi del gruppo di lavoro PRO4All, volti alla promozione di un approccio centrato sul paziente negli studi clinici, nella pratica clinica e nelle attività regolatorie.
Interessante il fatto che i domini più rappresentati nelle domande incluse nei questionari siano quelli emotivi, rispetto a quelli fisici: un segnale molto forte dell’importanza dell’attenzione al benessere emotivo dei pazienti oncologici.
Solo per il 16.7% degli strumenti è stato possibile identificare la MCID, che invece ha un’importanza notevole per l’interpretazione dei risultati di uno studio, consentendo di definire la rilevanza clinica di un risultato. C’è da dire, come sottolineato nella discussione del lavoro, che gli strumenti più comunemente usati negli studi clinici registrativi (ad esempio i questionari della libreria EORTC e FACT) hanno letteratura a supporto della definizione della MCID.