Miscellanea
Martedì, 13 Maggio 2014

Quale destino per i farmaci oncologici quando l'FDA chiede un parere all'ODAC?

A cura di Fabio Puglisi

 Nella valutazione dei farmaci oncologici, la Food and Drug Administration (FDA) talora si avvale di consulenti dell'ODAC (Oncology Drugs Advisory Committee). Attingendo al sito web dell'FDA, lo studio analizza le diverese motivazioni che guidano la decisione riguardo all'approvazione o meno di un nuovo agente terapeutico.

Chan JK, et al. Applications for oncologic drugs: a descriptive analysis of the oncologic drugs advisory committee reviews. Oncologist 2014;19:299-304.

La maggioranza dei farmaci oncologici sottoposti al vaglio della FDA non ottiene l'approvazione per l'immissione in commercio. Le motivazioni dietro tale fenomeno sono riportate nei verbali dell'ODAC, organo consultivo a cui spetta il compito di esaminare efficacia e sicurezza degli agenti terapeutici al fine di emettere un giudizio riguardo all'autorizzazione di impiego.

Uno studio ha analizzato tutte le richieste di valutazione pervenute all'ODAC dal 2001 al 2012. A tal fine, gli autori hanno attinto le informazioni dal sito web dell'FDA.

 

In totale sono state analizzate 46 richieste di parere inoltrate all'ODAC riguardo a 34 (74%) agenti per il trattamento di tumori solidi e a12 (26%) molecole per il trattamento di tumori ematologici.
In totale, 22 (48%) farmaci non hanno ottenuto l'approvazione FDA. In ordine di frequenza, gli argomenti addotti dall'ODAC per motivare la decisione sono stati:
• dati mancanti o inadeguati (65%)
• tossicità eccessiva (55%)
• endpoint inappropriati (45%),
• disegno dello studio non ottimale (40%)
• campione insufficiente (30%)
Al fine di definire l'efficacia, 19 studi hanno utilizzato il response rate (RR) (mediana = 38%), e 19 studi l'hazard ratio (HR) (mediana = 0.67). Altri endpoint sono stati utilizzati nei restanti studi. Un'analisi combinata dei diversi effetti collaterali, ha descritto un'incidenza cumulativa di tossicità di grado 3/4 nel 64% dei casi.
Una maggiore probabilità di autorizzazione all'impiego clinico (89% vs. 45%; p = 0.02) è stata osservata per i farmaci con maggiore attività/efficacia (tasso di risposta più elevato o HR più basso) e minore tossicità. Da notare che, nel tempo (periodi 2001-2004, 2005-2008, 2009-2012), è stato riscontrato un progressivo incremento nel numero di richieste di valutazione affidate all'ODAC (da 11 a 12 a 23, rispettivamente), nel numero di approvazioni (da 6 a 6 a 12), e nella proporzione di studi che hanno impiegato la progression-free survival come endpoint primario (da 0% a 50% a 70%, p = 0.01).

Le motivazioni che portano al fallimento nell'approvazione dei farmaci oncologici da parte degli organi regolatori riguardano soprattutto valutazioni in merito ad efficacia e tossicità. L'FDA ricorre all'ODAC per gli approfondimenti necessari ad esprimere un giudizio sul valore dei farmaci. La conoscenza delle cause responsabili di una mancata autorizzazione assume particolare rilevanza al fine di ottimizzare il disegno dei trial clinici e garantire maggiori probabilità di successo nelle sviluppo di nuovi agenti terapeutici.