Miscellanea
Martedì, 01 Dicembre 2020

Malattia oligometastatica: quale evidenza a sostegno della radioterapia stereotassica?

A cura di Fabio Puglisi

Una meta-analisi ha analizzato benefici e rischi della radioterapia stereotassica nel trattamento della malattia oligometastatica.

Lehrer EJ, et al. Safety and Survival Rates Associated With Ablative Stereotactic Radiotherapy for Patients With Oligometastatic Cancer: A Systematic Review and Meta-analysis. JAMA Oncol 2020; Epub ahead of print

Pazienti con un numero limitato di metastasi possono essere trattati con terapia locale ablativa nelle sedi di malattia con l’obiettivo di impattare sulla sopravvivenza. A tal fine, la radioterapia stereotassica ablativa è una tecnica largamente utilizzata.  Tuttavia, i pochi dati prospettici a disposizione provengono per lo più da studi di singole istituzioni.

Una meta-analisi ha assemblato i dati disponibili allo scopo di sintetizzare l'evidenza disponibile. 

La ricerca è stata condotta in PubMed/MEDLINE, Embase, Cochrane Database of Systematic Reviews, Cumulative Index to Nursing e Allied Health Literature il 23 dicembre 2019 e ha incluso trial clinici prospettici e revisioni della letteratura pubblicati nei 15 anni precedenti. 

La selezione degli articoli è stata fatta sulla base dei seguenti criteri di inclusione: trial clinici prospettici a singolo braccio o a bracci multipli condotti in pazienti con carcinoma oligometastatico (≤5 siti di malattia extracranica), in cui la radioterapia stereotassica è stata somministrata in ≤8 frazioni con ≥ 5 Gy/frazione.

Misure di sicurezza: tossicità acute e tardive di grado 3-5;

Misure di beneficio clinico: controllo locale a un anno, overall survival a un anno, progression-free survival a un anno.

La meta-analisi ha incluso 21 trial per un totale di 943 pazienti e 1290 oligometastasi.  Dalla valutazione è emerso che la radioterapia stereotassica ablativa è associata a tassi di tossicità acute e tardive inferiori al 13% e a tassi clinicamente convincenti in termini di controllo locale, overall survival e progression-free survival a un anno. Questi risultati sono stati ottenuti in un gruppo eterogeneo di pazienti in trial prospettici. 

Età mediana: 63.8 anni. Follow-up mediano: 16.9 mesi. Sedi principali di malattia: prostata (22.9%), colon-retto (16.6%), mammella (13.1%), e polmoni (12.8%). La stima di effetti collaterali acuti di grado 3-5 toxic è stata di 1.2%, e quella di eventi tardivi di grado 3-5 è stata di 1.7%. La probabilità di controllo a un anno è stata del 94.7%, quella di overall survival a un anno è stata del 85.4% e quella di progression-free survival a un anno del 51.4%. 

La radioterapia stereotassica ablativa è nel complesso sicura e ben tollerata e si propone quale possibile opzione terapeutica in presenza di malattia oligometastatica.

La meta-analisi ha fornito risultati interessanti ma da considerare unicamente come generatori di ipotesi, specialmente per l’eterogeneità delle popolazioni di pazienti incluse negli studi (diverse sedi primitive, variabilità nei criteri di inclusione e di esclusione.  

Inoltre, la meta-analisi non ha analizzato dati individuali e, pertanto, non consente di aggiustare per le diverse covariate.  Anche il follow-up è da considerarsi limitato: 16.9 mesi.