Miscellanea
Lunedì, 31 Marzo 2014

Controllo del dolore con una dose singola di radioterapia in pazienti con metastasi ossee già irradiate a scopo antalgico

A cura di Fabio Puglisi

Uno studio randomizzato dimostra la non inferiorità di una singola dose di trattamento radiante per il controllo del dolore da metastasi ossee pre-trattate con radioterapia.

Chow E, et al Single versus multiple fractions of repeat radiation for painful bone metastases: a randomised, controlled, non-inferiority trial. Lancet Oncol 2014;15:164-71.

Il dolore da metastasi ossee può essere controllato con il trattamento radiante. Una singola dose di 8 Gy è considerata l'approccio da preferire in pazienti con dolore non complicato (lesioni che non causano effetti neurologici e che non presentano un alto rischio di causare una frattura patologica). Studi randomizzati che hanno confrontato la dose singola verso le frazioni multiple hanno dimostrato che il tasso di ritrattamento è maggiore dopo dosi singole (11-42%) rispetto a quanto avviene dopo regimi frazionati (0-24%).

Uno studio multicentrico, in aperto, randomizzato, è stato condotto su pazienti con metastasi ossee dolorose, precedentemente radiotrattate.

La randomizzazione (1:1) prevedeva l'assegnazione alla singola dose (8 Gy) o al regime frazionato (20 Gy). Endpoint primario: beneficio antalgico a 2 mesi. E' stato applicato un margine di non inferiorità del 10% e sono state effettuate due analisi (intention-to-treat e per-protocol).

 

Lo studio ha arruolato 425 pazienti per braccio di trattamento. Nella popolazione intention-to-treat, il 28% dei pazienti allocati al trattamento con dose singola e il 32% di coloro che sono stati allocati al regime frazionato hanno avuto un beneficio antalgico (p=0.01). La differenza è stata del 4% con il limite superiore dell'intervallo di confidenza pari a 9.2% e, pertanto, entro il 10% definito come margine di non-inferiorità.

Tuttavia, nella popolazione per-protocol, la risposta è stata ottenuta nel 45% dei pazienti trattati con dose singola e nel 51% dei pazienti sottoposti al regime frazionato, con il limite superiore dell'intervallo di confidenza pari a 13.2% ed eccedente il margine di non-inferiorità.

In termini di tossicità, la diarrea si è manifestata in misura maggiore nel braccio con regime frazionato (31% vs. 23%; p=0.018).

In pazienti con algie da metastasi ossee che richiedono un ri-trattamento con terapia radiante, la dose singola di 8 Gy appare non inferiore e meno tossica del regime frazionato con 20 Gy. Tuttavia, dal momento che la non inferiorità della dose singola non è stata dimostrata nell'analisi per-protocol, i risultati vanno interpretati con cautela.

Nell'attesa di studi che identifichino fattori predittivi di un beneficio maggiore dal frazionamento di dose (es. volume di malattia, caratteristiche delle lesioni ossee: litiche vs. addensanti), un ritrattamento con dose singola appare giustificato nella maggioranza dei casi e dovrebbe incoraggiare l'impiego della radioterapia a scopo antalgico anche in pazienti precedentemente radiotrattati.