Miscellanea
Martedì, 14 Febbraio 2017

Dolore da metastasi ossee: una singola dose di radioterapia è prontamente efficace

A cura di Fabio Puglisi

Il beneficio antalgico da una singola dose di radioterapia in pazienti con dolore da metastasi ossee è provato. Un'analisi ancillare descrive la tempestività dell'effetto e le ricadute in termini di qualità di vita.

McDonald R, et al. Effect of radiotherapy on painful bone metastases: a secondary analysis of the NCIC Clinical Trials Group Symptom Control Trial SC.23 JAMA Oncol [published online February 9, 2017]. doi:10.1001/jamaoncol.2016.6770

Il protocollo RTOG (Radiation Therapy Oncology Group) 97-14 ha dimostrato che una singola dose di 8-Gy di radioterapia esterna in pazienti con metastasi ossee da carcinoma mammario o prostatico produce un controllo antalgico a 3 mesi equivalente a quello di una radioterapia su più giorni.  

Lo studio del National Cancer Institute of Canada Clinical Trials Group Symptom Control SC.23 (NCIC CTG SC.23), costruito sull'esperienza del flare di dolore dopo la singola frazione radioterapica di 8-Gy ha dimostrato che tale effetto può essere parzialmente mitigato con l'uso di steroidi.  

L'oncotweet si riferisce ad un'analisi secondaria dello studio NCIC CTG SC.23 condotta allo scopo di analizzare la qualità di vita a 10 e a 42 giorni dal trattamento radiante.

Disegno: randomizzato in doppio cieco, multicentrico (23 centri canadesi),  accrual tra maggio 2011 e dicembre 2014. Criterio di eleggibilità: un'intensità di dolore nella sede da trattare di almeno 2.

Intervento: dose singola di radioterapia (8-Gy) per 1 o 2 metastasi ossee. 

Misure di outcome:

  • Risposta antalgica: endpoint da "International Bone Metastases Consensus".
  • Qualità di vita:
    • European Organisation for Research and Treatment of Cancer Quality of Life Questionnaire Bone Metastases Module (QLQ-BM22)
    • European Organisation for Research and Treatment of Cancer Quality of Life Core 15 Palliative (QLQ-C15-PAL)

 

In totale, sono stati arruolati 298 pazienti (età mediana 68.8 anni, range 32-94).

  • Beneficio antalgico al giorno 10: 122 pazienti (40.9%)
  • Beneficio antalgico al giorno 42: 116 pazienti (38.9%)

Al giorno 10, confrontati con i nonresponder, in pazienti che hanno ottenuto un beneficio antalgico hanno sperimentato:

  • maggior effetto sul dolore (riduzione media, 17.0 vs 1.8; P = .002)
  • maggior effetto sulle caratteristiche del dolore (riduzione media, 12.8 vs 1.1; P = .002)
  • guadagno funzionale (incremento medio, 11.6 vs 3.6; P = .01)
  • miglioramento su aspetti psico-sociali (incremento medio di 1.2 punti nei responder vs riduzione media di 2.2 punti nei nonresponder, P = .04).

In termini di qualità di vita dal basale al giorno 42, i responder hanno avuto un beneficio statisticamente significativo rispetto ai nonresponder nei seguenti dominii analizzati:

  • fisico (incremento medio, 6.2 vs −9.0; P < .001)
  • emozionale (incremento medio, 12.3 vs −5.5; P < .001)
  • globale (incremento medio, 10.3 vs −4.5; P < .001) 

Una singola dose (8-Gy) di radioterapia su una o due sedi di metastasi ossee si traduce in un beneficio antalgico e in una migliore qualità di vita.

In particolare, il 40% dei pazienti ottiene una riduzione del dolore e un miglioramento della qualità di vita già a 10 giorni dal trattamento radiante. Un ulteriore guadagno in qualità di vita è osservato a 42 giorni dalla radioterapia tra coloro che hanno ottenuto una risposta antalgica. 

Il trattamento dovrebbe essere offerto a tutti i pazienti, indipendentemente dalla sopravvivenza stimata.