Patologia gastrointestinale
Giovedì, 23 Agosto 2018

Gastric Life: hai tutta la mia stima

A cura di Giuseppe Aprile

Stimare la prognosi dei pazienti oncologici è sempre problematico. Ma ora arriva Gastric Life, un nomogramma che con l'input di tre semplici dati aiuta il clinico a predire l'aspettativa di vita per pazienti con tumore dello stomaco che avviano un trattamento di seconda linea.

Pietrantonio F, et al. Estimating Survival Probabilities of Advanced Gastric Cancer Patients in the Second-Line Setting: The Gastric Life Nomogram. Oncology 2018; Aug 21:1-9, epub ahead of print

Nel momento della scelta del trattamento di seconda linea per malattia avanzata, oncologo e paziente affrontano una scelta delicata: il rapporto rischio/beneficio del trattamento declinato nel tempo che l'ammalato ha davanti.

Ad oggi sono pochi gli strumenti che possiamo utilizzare nello stimare la aspettativa di vita del paziente con adenocarcinoma gastrico pretrattato; da un lato abbiamo l'informazione degli studi clinici (nei quali uno dei criteri di eleggibilità è quello di avere aspettativa di vita di almeno 3 mesi), dall'altro dobbiamo evitare di proporre trattamenti antiblastici o biologici in pazienti con performance status scaduto o aspettativa di vita inferiore ai 2 mesi.

Con queste premesse, gli investigatori italiani hanno disegnato il progetto per il nomogramma Gastric Life, un studio case-series nel quale è stato sviluppato il nomogramma dalle informazioni da pazienti inclusi in due studi osservazionali italiani già pubblicati (training sets; Di Bartolomeo M, et al. Target Oncol 2018 e Fanotto V, et al. Gastric Cancer 2018) e quindi validato con quelle di due coorti indipendenti di pazienti italiani e coreani (validation sets).

La metodica statistica per la costruzione del nomogramma - curata da Rosalba Miceli dell'INT di Milano - è la stessa utilizzata nel nomograma Colon Life già pubblicato e disponibile gratuitamente come app.

Le variabili putative (età, sesso, ECOG PS, resezione del tumore primitivo, istotipo secondo Lauren, sede anatomica della neoplasia primitiva, presentazione sincrona o metacrona, numero e localizzazione delle lesioni secondarie, PFS e risposta alla prima linea di terapia, LDH, rapporto neutrofili/linfociti) sono state selezionate con un modello random forest model e incluse in un modello multivariato..Endpoint del nomogramma erano la abilità di predizione della sopravvivenza a 3 e a 6 mesi, misurate con un calibration plot e Harrell’s C index.

 

Nel training set sono stati inseriti 320 pazienti; nel validation set 300 pazienti italiani e 170 coreani).

Il C index è stato di 0.72 (95% CI 0.68-0.75) nel development set, 0.69 (95% CI 0.65-0.73) nel set di validazione italiano, ma scendeva a 0.57 (95% CI 0.52-0.62) in quello di validazione coreano.

Nella entre le calibrazioni di madrepatria erano buone, quella coreano lo era meno, dimostrando una insufficiente abilità nello stimare la prognosi con queste variabili per i pazienti di origine asiatica.

Le variabili utili nello score erano il rapporto N/L, la presenza di malattia peritoneale e il PS secondo ECOG.

Ancora una volta uno studio italiano nella patologia gastrica, impreziosito da una cooperazione scientifica in terra orientale.

Sebbene non sia prospetticamente validato il valore prognostico del nomogramma (non era previsto un trattamento con BSC), questo strumento può essere utile al clinico nello stimare ll'aspettativa di vita di pazienti caucasici con neoplasia gastrica avanzata e candidati a terapia di seconda linea.

Obiettivo di questo strumento, infatti, è quello di migliorare sia la selezione dei candidati ai trattamento standard di linea successiva che la valutazione per l'inclusione negli studi clinici.

Ricordiamo che il nomogramma Gastric Life (e la app per gli smartphones scaricabile gratuitamente) è basata su sole tre variabili (due cliniche e una laboratoristica), molto semplici da avere nella pratica quotidiana di qualsiasi Oncologia.