Patologia gastrointestinale
Giovedì, 01 Maggio 2014

Panitumumab versus Cetuximab. Che differenze ti stavi ASPECCTando?

A cura di Giuseppe Aprile

Confronto diretto in terza linea tra i due inibitori di EGFR testati nello studio ASPECCT, un fase 3 randomizzato con obiettivo primario di non inferiorita'. Un pareggio annunciato?

Price TJ, et al. Panitumumab versus cetuximab in patients with chemotherapy-refractory wild-type KRAS exon 2 metastatic colorectal cancer (ASPECCT): a randomised, multicentre, open-label, non-inferiority phase 3 study. Lancet Oncol 2014 Apr 11, epub ahead of print

La biologia di base e le cross-trial comparison suggeriscono non vi siano sostanziali differenze nell'utilizzo clinico dei due anticorpi. Tuttavia, per verificare l'ipotesi, circa 1000 pazienti con carcinoma colorettale avanzato, PS<2, pretrattati con almeno due linee di chemioterapia e KRAS WT (esone 2), sono stati reclutati in 18 mesi in uno studio randomizzato, open-label, di fase 3 che ha confrontato cetuximab in schedula settimanale (400 mg/mq seguita da 250 mg/mq) vs panitumumab (6 mg/Kg) somministrato ogni 2 settimane.

Obiettivo primario dello studio: non inferiorita' di panitumumab vs cetuximab in OS.

Fattori di startificazione: area geografica di origine ed ECOG Performance Status.

In termini di OS, il panitumumab si e' dimostrato non inferiore al cetuximab (Z score -3.19< p=0.0007).

La sopravvivenza mediana era di 10.4 mesi per i pazienti randomizzati a panitumumab (95%CI 9.4-11.6) vs 10 mesi (95% CI 9.3-11.0) per quelli che ricevevano cetuximab (HR 0.97, 95%CI 0.84-1.11).

In termini di tossicita', l'incidenza di eveneti avversi di grado 3-4 si e' dimostrata simile.

Va notato come la frequenza di effetti collaterali cutanei di grado severo, diversamente da quanto a volte sostenuto, non sia stata diversa nei due bracci di trattamento (13% vs 10%), mentre pazienti trattati con panitumumab hanno riportato meno reazioni allergiche severe (0.5% vs 2%) e una maggiore frequenza di ipomagnesiemia (7% vs 3%). 

I risultati clinici dei due EGFR-inibitori in pazienti pretrattati sono sovrapponibili in termini di efficacia, ma le piccole differenze in tossicita' e logistica potrebbero indirizzare la scelta terapeutica.