Patologia mammaria
Martedì, 03 Maggio 2016

Fumo di sigaretta e carcinoma mammario: non solum sed etiam

A cura di Fabio Puglisi

Che il fumo di sigaretta si associ a un aumentato rischio di morte è noto da tempo. Che il fumo di sigaretta potesse influenzare la prognosi di donne con carcinoma mammario era meno chiaro. Vari fattori confondenti, fra cui la minore adesione allo screening mammografico fra le fumatrici, con conseguente maggiore estensione di malattia alla diagnosi, hanno reso complesse le analisi di associazione. Inoltre, il fumo è causa di patologie non tumorali che possono ridurre l’aspettativa di vita. Uno studio su oltre 20.000 donne con diagnosi di carcinoma mammario dimostra che la persistenza dello stato di fumatrice conferisce un aumento del 25% nel rischio di morte causa-specifica, dopo correzione per stadio e altri fattori di rischio.

Passarelli MN, et al. Cigarette Smoking Before and After Breast Cancer Diagnosis:Mortality From Breast Cancer and Smoking-Related Diseases. J Clin Oncol 2016;34(12):1315-22.

In donne con diagnosi di carcinoma mammario, la dimostrazione di un’associazione tra fumo di sigaretta e prognosi richiede l’analisi di casistiche ampie. Tuttavia, per fortuna, le donne con tumore della mammella che fumano non sono tante.

Vi è necessità di correggere per i diversi fattori confondenti che possono interferire con la prognosi (ridotto accesso alle campagne di screening e minore aderenza alle cure fra le donne fumatrici; patologie concomitanti che possono aumentare il rischio morte).

L’associazione tra fumo di sigaretta prima e dopo una diagnosi di carcinoma mammario e la mortalità per carcinoma mammario è stata analizzata attraverso uno studio di popolazione, prospettico, osservazionale condotto negli Stati del Wisconsin, New Hampshire, e Massachusetts.
L’analisi ha incluso 20691 donne di età compresa tra i 20 e i 79 anni, con diagnosi di carcinoma mammario tra il 1988 e il 2008. Di queste, 4562 sono state ricontattate a una mediana di 6 anni dopo la diagnosi. La misura dell’associazione è stata espressa in termini di hazard ratios (HRs) con intervallo di confidenza al 95%. In particolare, è stata valutata la relazione tra fumo di sigaretta e i seguenti esiti:

  • morte per carcinoma mammario;
  • morte per carcinoma polmonare, faringeo o di altri organi intratoracici;
  • morte per altre forme di carcinoma;
  • morte per patologia respiratoria;
  • morte per patologia cardiovascolare.

In un periodo di osservazione mediano di 12 anni, 6.778 donne sono morte. Di queste, 2.894 a causa del carcinoma mammario.

Le fumatrici attive nell'anno precedente la diagnosi di carcinoma mammario, rispetto alle non fumatrici hanno avuto una maggiore probabilità di morire per:

  • carcinoma mammario (HR, 1.25; 95% IC, 1.13-1.37)
  • carcinoma dell'apparato respiratorio (HR, 14.48; 95% IC, 9.89-21.21)
  • altra patologia dell'apparato respiratorio (HR, 6.02; 95% IC, 4.55-7.97)
  • patologia cardiovascolare (HR, 2.08; 95% IC, 1.80-2.41)

Il 10% di donne che ha continuato a fumare dopo una diagnosi di carcinoma mammario, rispetto alle non fumatrici ha avuto maggiore probabilità di morire per carcinoma mammario (HR, 1.72; 95% IC, 1.13-2.60).

Quando confrontate con le donne che hanno continuato a fumare dopo la diagnosi di carcinoma mammario, coloro che hanno smesso hanno avuto una mortalità inferiore da carcinoma mammario (HR, 0.67; 95% IC, 0.38-1.19) e da carcinoma dell'apparato respiratorio (HR, 0.39; 95% IC, 0.16-0.95).

Fumare prima o dopo la diagnosi di carcinoma mammario si associa a un aumento della mortalità causa specifica e per altre cause.

Non solo fumare prima della diagnosi aumenta la mortalità per carcinoma mammario ma anche fumare dopo la diagnosi.

Non solo aumenta la mortalità per carcinoma mammario ma anche per altre cause.

Take-home-message per gli oncologi: ricordiamocene durante le visite di follow-up.