Patologia mammaria
Martedì, 12 Settembre 2017

Radioterapia: prima o dopo l'intervento chirurgico?

A cura di Fabio Puglisi

In pazienti con carcinoma mammario in stadio precoce, la radioterapia (RT) post-operatoria (adiuvante) migliora la relapse-free survival rispetto alla sola chirurgia.
Cosa succede quando la RT viene effettuata prima dell’intervento chirurgico?

Poleszczuk J, et al. Neoadjuvant radiotherapy of early-stage breast cancer and long-term disease-free survival. Breast Cancer Res 2017;19:75.

Uno studio ha confrontato l’effetto della RT neoadiuvante verso quello della RT adiuvante analizzando i dati del database SEER (Surveillance, Epidemiology, and End Results, National Institutes of Health).

Su un totale di 250195 donne con carcinoma mammario in stadio precoce, 2554 (1.02%) sono state trattate pre-operatoriamente e 247641 (98.98%) in fase post-operatoria.

Endpoint

  • Cancer-free survival, definito come il tempo alla diagnosi di un secondo tumore primitivo in qualsiasi sede (calcolato come la differenza tra la prima e la seconda data di diagnosi).

Nella maggior parte dei casi (94.4%), le pazienti sono state sottoposte ad intervento di mastectomia parziale mentre nei restanti casi (5.6%) hanno ricevuto una mastectomia totale.

L’analisi è stata effettuata a un follow-up mediano di 7 anni per la coorte RT neoadiuvante e di 16.3 anni per la coorte RT adiuvante.

Nella coorte più rappresentativa (pazienti sottoposte a mastectomia parziale, tumori con espressione dei recettori estrogenici), la probabilità di sviluppare un secondo tumore primitivo è risultata inferiore fra le pazienti trattate con RT neoadiuvante rispetto alle pazienti trattate con RT adiuvante (HR 0.64, 95% IC 0.55–0.75; P < 0.0001).

La RT neoadiuvante è risultata maggiormente protettiva della RT adiuvante anche fra le pazienti sottoposte a mastectomia totale e con tumore positivo per i recettori estrogenici (HR 0.48, 95% IC 0.26–0.87; P = 0.0162).

In termini di overall survival, nessuna differenza è stata osservata tra i due gruppi di trattamento radiante (HR 1; P = 0.95). 

In pazienti con carcinoma mammario ER+ in stadio precoce, indipendentemente dal tipo di intervento (conservativo vs. demolitivo), la sequenza radioterapia-chirurgia sembra influenzare la probabilità di un secondo tumore. In particolare, il maggior effetto protettivo si osserva quando il trattamento radiante è effettuato in fase preoperatoria (neoadiuvante).
Sebbene l’osservazione abbia i limiti di un’analisi retrospettiva, i risultati sono meritevoli di una valutazione prospettica nel contesto di un trial clinico controllato randomizzato.

Limiti principali:
L’indicazione clinica alla RT neoadiuvante non è riportata nel database SEER. Usualmente, viene riservata con intento di debulking ai casi di carcinoma mammario precoce vicini alla cute o alla parete toracica.
Il database SEER non fornisce informazioni riguardo al trattamento sistemico