Patologia mammaria
Martedì, 07 Novembre 2017

10% meglio dell'1%, ERgo è da rivedere il cut-off

A cura di Fabio Puglisi

Sebbene il valore dell’1% sia stato utilizzato come cut-off per definire la positività dei recettori estrogenici (ER), diversi studi hanno riportato che i tumori con ER<1% hanno caratteristiche simili a quelle dei tumori con ER tra l’1% e il 10%. Il tema è rivisitato attraverso l'analisi di un'ampia casistica dell'MD Anderson Cancer Center.

Fujii T, et al. Revisiting the definition of estrogen receptor positivity in HER2-negative primary breast cancer. Ann Oncol 2017;28:2420-2428.

Uno studio retrospettivo, condotto presso l’MD Anderson Cancer Center, ha analizzato l’accuratezza di un cut-off di ER-positività del 10% rispetto al cut-off dell’1% nel predire:

  1. la risposta patologica completa (pCR) dopo chemioterapia neoadiuvante
  2. la prognosi dopo terapia endocrina adiuvante

A tal fine, pazienti con carcinoma mammario HER2-negativo in stadio II e III trattate con chemioterapia neoadiuvante tra giugno 1982 e giugno 2013 sono state incluse nello studio. Modelli di regressione logistica sono stati utilizzati per valutare l’associazione tra espressione di ER e pCR. I modelli di Cox sono stati utilizzati per analizzare il time to recurrence (TTR) e l’overall survival (OS).

Lo studio ha analizzato un totale di 3055 pazienti. Complessivamente, il 5.4% dei carcinomi HER2-negativi ha riportato un’espressione di ER dell’1-9%.

Un’associazione statisticamente significativa è stata osservata tra bassa percentuale di ER ed elevata percentuale di pCR (OR=0.99, 95% CI=0.986-0.994, P<0.001). Il cut-off di espressione di ER al di sotto del quale la pCR è risultata più probabile è stato definito pari a 9.5%.

Fra le pazienti con tumori ER≥10%, ma non fra quelle con tumori ER tra 1% e <10%, la terapia endocrina adiuvante è risultata associata con la prognosi:

  • TTR (HR=0.24, 95% CI=0.16- 0.36, P<0.001)
  • OS (HR=0.32, 95% CI=0.2-0.5, P<0.001)

Nei carcinomi mammari HER2-negativi in stadio II o III, l’espressione dei recettori estrogenici <10% conferisce un comportamento clinico simile a quello della malattia con recettori ormonali negativi (triple negative).

In sintesi, nelle forme con ER<10%:

  • è maggiormente probabile l’ottenimento di una risposta patologica completa dopo chemioterapia neoadiuvante
  • non si ottiene beneficio prognostico dopo terapia endocrina adiuvante

Limiti dello studio:

  • analisi retrospettiva
  • disegno non randomizzato (tuttavia, essendo i tumori mammari con espressione di ER tra 1% e 10% poco frequenti, uno studio randomizzato sarebbe di difficile, se non impossibile, realizzazione)
  • biopsie diagnostiche non centralizzate (potenziali problemi di riproducibilità nella definizione di ER)
  • eterogeneità nei trattamenti con intento adiuvante