Patologia mammaria
Sabato, 17 Febbraio 2018

Meglio di qualsiasi farmaco, e senza effetti collaterali!

A cura di Massimo Di Maio

Uno stile di vita sano consentirebbe di ridurre drasticamente il numero di casi di varie neoplasie. Applicati all’Italia, i numeri di uno studio inglese suggeriscono che ogni anno sarebbe possibile evitare molte migliaia di nuovi casi… La prevenzione è meglio di qualsiasi cura.

Elwood PC, Whitmarsh A, Gallacher J, Bayer A, Adams R, Heslop L, Pickering J, Morgan G, Galante J, Dolwani S, Longley M, Roberts ZE. Healthy living and cancer: evidence from UK Biobank. Ecancermedicalscience. 2018 Jan 4;12:792. doi: 10.3332/ecancer.2018.792. eCollection 2018.

La pubblicazione annuale de “I numeri del cancro in Italia” a cura di AIOM e AIRTUM ci informa che ogni giorno, in Italia, ci sono circa 1000 nuove diagnosi di tumore.

In epidemiologia, il rischio attribuibile esprime la proporzione di casi di malattia attribuibili all'esposizione ad un certo fattore di rischio (un agente cancerogeno, un inquinante ambientale, un comportamento scorretto). In altri termini, il rischio attribuibile definisce la proporzione di casi eliminabili rimuovendo il fattore di rischio stesso.

Gli studi epidemiologici aiutano a definire l’associazione tra lo stile di vita e il rischio di sviluppare tumori, nonché a quantificare il rischio attribuibile: quanti casi di tumore in meno ci si potrebbe aspettare se non si fumasse più, o se si abolisse il consumo di alcool, o se si evitasse uno stile di vita sedentario?

Alla robusta letteratura esistente su questi temi si aggiunge un interessante articolo pubblicato nel mese di gennaio 2018, che riporta i risultati di uno studio prospettico condotto nel Regno Unito, lo studio UK Biobank.

UK Biobank è uno studio prospettico che ha coinvolto circa mezzo milione di soggetti, quasi tutti di età comprea tra 40 e 69 anni, presso 22 centri britannici, nel periodo compreso tra il 2006 ed il 2010.

Gli autori dello studio hanno esaminato l’associazione tra uno stile di vita salutare e il rischio di sviluppare un tumore. In particolare, sono stati presi in esame, al momento della registrazione e della valutazione basale dei soggetti, 5 parametri associati ad uno stile di vita salutare:

  • basso consumo di alcool (al massimo 14 unità di bevanda alcoolica a settimana);
  • astensione completa dal fumo;
  • body mass index (BMI) nella norma (compreso tra 18.5 e 25);
  • esercizio fisico (definito come almeno 150 minuti a settimana di esercizio fisico moderato, o 75 minuti a settimana di esercizio fisico intenso);
  • dieta salutare (almeno 5 porzioni di frutta e/o verdura al giorno).

Le misure di outcome sono state:

  • l’incidenza di un qualsiasi tumore;
  • l’incidenza di tumore del colon;
  • l’incidenza di tumore della mammella;
  • l’incidenza di tumore della prostata.

Lo studio è stato condotto prospetticamente, con un follow-up mediano di 5.1 anni dal momento della registrazione dei soggetti in studio.

Complessivamente, sono stati seguiti 343150 soggetti, e nel follow-up sono stati registrati 14285 casi di tumore.

Prendendo come categoria di riferimento il gruppo potenzialmente peggiore di soggetti, vale a dire quelli che non rispettavano nessuno, o al massimo uno solo, dei 5 parametri scelti per identificare lo stile di vita salutare, i soggetti che invece rispettavano tutti i 5 parametri hanno presentato una riduzione di circa un terzo del rischio di sviluppare un tumore (hazard ratio 0.68, intervallo di confidenza al 95% 0.63 – 0.74).

Confrontando i medesimi gruppi, il rischio di sviluppare un tumore del colon risulta ridotto di circa un quarto (hazard ratio 0.75, intervallo di confidenza 95% 0.58 – 0.97), mentre il rischio di sviluppare un tumore della mammella risulta ridotto di circa un terzo (hazard ratio 0.65, intervallo di confidenza al 95% 0.52 – 0.83).

L’associazione tra uno stile di vita salutare e il rischio di tumore della prostata ha invece evidenziato un rischio significativamente aumentato, probabilmente attribuibile ad una maggior esecuzione del dosaggio del PSA come test di screening nel gruppo di persone più attente allo stile di vita, che ha quindi comportato un apparente incremento dell’incidenza.

Importanti studi epidemiologici hanno ampiamente documentato la riduzione del rischio di altre patologie, come il diabete, o le malattie cardio-vascolari, nei soggetti che adottano uno stile di vita salutare. Anche il rischio di cancro è significativamente diminuito, e i dati relativi al tumore della mammella e al tumore del colon dimostrano che non è solo sul fumo che devono concentrarsi gli sforzi educativi, ma anche sul consumo di alcool e sull’incoraggiamento a evitare sovrappeso e obesità, a rispettare una dieta equilibrata e salutare, e a praticare regolare esercizio fisico.

Se ragioniamo sul fatto che, anche nel nostro paese, il numero di soggetti che rispetta i 5 parametri associati ad uno stile di vita salutare è purtroppo basso, questo comporta che il numero di casi di tumore evitabili con una maggiore attenzione allo stile di vita sarebbe molto alto.

I decisori politici dovrebbero investire molte risorse nelle campagne di prevenzione, perché questo consentirebbe (non nell’immediato ma nel medio tempo) di ridurre sensibilmente il numero di casi di tumore e la spesa associata al trattamento.