Miscellanea
Venerdì, 04 Agosto 2023

Basta alle Discriminazioni! Il Diritto all'Oblio Oncologico ottiene il sì alla Camera

A cura di Fabio Puglisi

La Camera dei Deputati ha approvato all'unanimità il testo per il Diritto all'Oblio Oncologico con 281 voti favorevoli. Il provvedimento mira a proteggere i diritti delle persone guarite da patologie oncologiche, garantendo l'eguaglianza nell'accesso a servizi finanziari, bancari e assicurativi. Si vuole rimuovere le discriminazioni subite nonostante l'avvenuta guarigione clinica e l'aumento dell'aspettativa di vita, inclusi gli ostacoli alle adozioni.

Diritto all’oblio oncologico. Approvate all’unanimità alla Camera le nuove norme a tutela dei guariti. Ecco cosa prevede il testo. Quotidianosanita.it 04.08.2023

Secondo i dati più recenti del Piano oncologico nazionale del 2023-2027, l'Italia ha registrato un aumento significativo dei casi di tumore, con circa 3,6 milioni di persone con una diagnosi di patologia oncologica nel 2020, il 6% della popolazione. Questo fenomeno ha portato a un numero considerevole di persone guarite che sperimentano ancora discriminazioni nell'esercizio dei propri diritti, specialmente nell'accesso a servizi finanziari e assicurativi. La nuova legge, approvata all'unanimità alla Camera, ha lo scopo di contrastare questa situazione e garantire una maggiore equità per i sopravvissuti oncologici.

Il testo unificato è stato elaborato sulla base di diverse proposte di legge esaminate dalla XII Commissione e recepisce le istanze della Risoluzione del Parlamento europeo del 2022 sulla lotta contro il cancro. 

Tale risoluzione sottolinea che le persone sopravvissute a patologie oncologiche non dovrebbero subire discriminazioni rispetto agli altri consumatori, chiedendo ai Paesi membri di garantire il "diritto all'oblio" per i pazienti europei dieci anni dopo la fine del trattamento. La legge italiana si allinea anche al Piano europeo di lotta contro il cancro, mirando a una protezione inclusiva e senza disparità per i pazienti oncologici.

Il provvedimento stabilisce il "diritto all'oblio oncologico", consentendo alle persone guarite da tumore di non fornire informazioni sul proprio stato di salute trascorsi 10 anni dal trattamento, senza episodi di recidiva, o 5 anni se la malattia è insorta prima dei 21 anni. Le banche e le assicurazioni non possono richiedere tali informazioni e non possono applicare trattamenti diversi rispetto ai consumatori senza patologie oncologiche.

Articoli Chiave della Legge

Il testo unificato si compone di 5 articoli cruciali per la tutela dei diritti delle persone guarite da patologie oncologiche.

  • L'articolo 1 definisce l'oggetto e le finalità dell'intervento normativo, mirando a garantire la parità di trattamento e il diritto all'oblio delle persone guarite da tumore.
  • L'articolo 2 vieta la richiesta di informazioni sulla salute dei contraenti riguardanti patologie oncologiche trascorsi dieci anni dal trattamento.
  • Gli articoli 3 e 4 estendono queste disposizioni anche all'adozione di minori e all'accesso alle procedure concorsuali, garantendo così una tutela completa dei diritti dei sopravvissuti oncologici.
  • L'articolo 5 stabilisce le disposizioni transitorie e finali, comprese l'individuazione delle patologie oncologiche per cui si applicano termini inferiori.

Il Garante per la protezione dei dati personali sarà responsabile della vigilanza sulla corretta applicazione della legge. Il Comitato interministeriale per il credito e il risparmio e l'Istituto per la vigilanza sulle assicurazioni dovranno individuare le modalità di attuazione delle nuove disposizioni entro sei mesi dalla data di entrata in vigore. 

Il Diritto all'Oblio Oncologico rappresenta un importante passo avanti nella lotta alle discriminazioni contro le persone guarite da tumore.

Queste norme consentono ai guariti di vivere senza ostacoli nell'accesso a servizi finanziari e assicurativi, nonché nell'adozione di minori. Inoltre, la legge mira a facilitare l'accesso al lavoro e alla formazione professionale per i guariti, assicurando loro pari opportunità nella sfera lavorativa.

L'approvazione unanime alla Camera è un segnale di progresso nella tutela dei diritti fondamentali delle persone affette da malattie oncologiche.

Ora il provvedimento passerà al Senato per ulteriori approvazioni e, finalmente, si potrà dire basta alle discriminazioni.