Miscellanea
Martedì, 09 Gennaio 2024

Carenza di farmaci oncologici, succede negli insospettabili Stati Uniti

A cura di Fabio Puglisi

Carenze di farmaci antitumorali negli Stati Uniti stanno mettendo a rischio la cura di oltre 100.000 pazienti oncologici. Questa situazione critica coinvolge più di 40 farmaci essenziali, causando modifiche ai trattamenti e difficili decisioni per i medici. Le associazioni professionali hanno emesso linee guida, ma servono soluzioni rapide e coordinate. Una sfida enorme che richiede azioni immediate per garantire un accesso costante ai farmaci salvavita.

Jenei K, et al. Shortages of essential cancer medicines: who is responsible and what are the possible solutions? Lancet Oncol 2024;25(1):23-26. 

Le carenze di farmaci non sono solo un problema statunitense, ma si verificano anche in Europa e Canada, con un aumento del 60% tra il 2017 e il 2019. Queste carenze hanno effetti dannosi sui pazienti, portando a un aumento dei costi dei farmaci e mettendo a dura prova i sistemi sanitari. La catena di approvvigionamento dei farmaci generici è complessa e varia tra Paesi, con diversi fattori che possono aumentare la probabilità e la gravità di tali carenze.

In particolare, negli USA, la situazione è esacerbata da dinamiche specifiche del sistema sanitario. Il mercato dei farmaci che hanno perso il brevetto costituisce oltre il 90% delle prescrizioni negli USA. Questo rende necessario adottare misure drastiche per garantire la sicurezza di questi farmaci.

Le carenze colpiscono in modo sproporzionato i farmaci iniettabili sterili, tra cui molti trattamenti essenziali per la cura dei tumori. Inoltre, i farmaci citotossici, più costosi da produrre, sono tra i più colpiti dalle carenze. La competizione nel mercato dei farmaci che hanno perso il brevetto ha portato a prezzi bassi e margini di profitto ridotti, disincentivando i produttori dall'investire in sistemi di gestione della qualità e piani di contingenza per interruzioni nell'approvvigionamento.

Più di 40 farmaci oncologici sono attualmente carenti negli Stati Uniti, molti dei quali sono considerati trattamenti di categoria 1 o 2A da NCCN e più della metà sono sulla lista dei medicinali essenziali dell'OMS. Questa situazione ha costretto a modificare o sospendere trattamenti specifici, interessando più di 100.000 pazienti e minacciando di coinvolgerne altri se non si interviene.

Le conseguenze di questa carenza non possono essere sottostimate. Pazienti affetti da diverse forme tumorali sono particolarmente colpiti dalla mancanza di farmaci quali dacarbazina, bleomicina e metotrexato, che sono parte di protocolli di trattamento comuni. Questi vuoti nella fornitura di farmaci essenziali mettono in pericolo il trattamento ottimale e la cura di malattie altamente curabili.

La situazione si complica ulteriormente poiché la carenza di un farmaco può influenzare la disponibilità di altri. Ad esempio, la carenza di cisplatino ha portato a un aumento dell'uso di metotrexato, aggravando la carenza di quest'ultimo. Questo circolo vizioso crea difficoltà ai medici nel prendere decisioni difficili sulla sostituzione dei farmaci, basate sull'efficacia, sulla sicurezza e sulla disponibilità.

Per affrontare questa situazione, le associazioni professionali come l’NCCN, l'American Society of Clinical Oncology (ASCO) e la European Society for Medical Oncology (ESMO) hanno prodotto nuove linee guida per aiutare gli oncologi a gestire le carenze e fornire monitoraggio essenziale della situazione. Queste linee guida devono essere tempestive e aggiornate in tempo reale, dato il legame interconnesso tra le carenze di un farmaco che perde il brevetto e quelle di altri, a causa dell'uso sostitutivo.

Le carenze di farmaci oncologici generici rappresentano una sfida globale con conseguenze dannose per i pazienti, i costi dei farmaci e i sistemi sanitari. 

Tra le soluzioni possibili, occorre migliorare la trasparenza nella produzione, investire in sistemi di gestione della qualità, nonché promuovere la produzione locale di principi attivi. 

Inoltre, sono necessarie misure per affrontare le pratiche di approvvigionamento competitive che possono esacerbare tale carenza. 

In sintesi, le carenze di farmaci oncologici non solo compromettono i trattamenti, ma pongono anche una serie di sfide etiche e decisionali per i medici. 

È cruciale un impegno internazionale per sviluppare strategie volte a gestire e prevenire le carenze di farmaci essenziali. Parallelamente, si rende necessario sviluppare quadri etici che assistano le decisioni cliniche e riducano l'impatto delle carenze di farmaci oncologici.