Miscellanea
Martedì, 01 Dicembre 2015

Dottore, perderò i capelli?

A cura di Fabio Puglisi

Nuovi farmaci, vecchi effetti collaterali. Nell'era della targeted therapy, l'alopecia rimane ancora uno degli effetti collaterali potenzialmente associati al trattamento antitumorale. Conoscerne l'incidenza è importante per fornire una corretta informazione finalizzata alla condivisione del programma terapeutico. 

Belum VR, et al. Alopecia in patients treated with molecularly targeted anticancer therapies. Ann Oncol 2015;26:2496-502.

La reale incidenza di alopecia associata all'impiego della cosiddetta targeted therapy non è nota. 

Una revisione sistematica e una metanalisi su dati della letteratura hanno analizzato 119 trial clinici (fase II = 89; fase III = 30). Di questi, 113 sono stati condotti su pazienti con tumori solidi e 6 su pazienti con patologia ematologica.

L'incidenza calcolata di alopecia di qualsiasi grado è risultata pari al 14.7% (95% IC 12.6%-17.2%). La percentuale più bassa è stata osservata con il bortezomib, (2.2%; 95% IC 0.4%-10.9%) mentre la più alta con il vismodegib (56.9%; 95% IC 50.5%-63.1%). Complessivamente, dal confronto tra targeted therapy e placebo, è emerso un incremento del rischio di alopecia di qualsiasi grado con la prima [RR, 7.9 (95% IC 6.2–10.09, p ≤ 0.01)]. Viceversa, rispetto alla chemioterapia, il rischio è risultato più basso [RR, 0.32 (95% IC 0.2–0.55, p ≤ 0.01)].

Di seguito sono riportati i primi 10 agenti in ordine di incidenza di alopecia (qualsiasi grado). 

  1. Vismodegib 56.9% (95% IC, 50.6%-63.1%)
  2. Sorafenib 29% (95% IC, 23.9%-34.7%)
  3. Vemurafenib 23.7% (95% IC, 9.6%-47.5%)
  4. Regorafenib 23.5% (95% IC, 9.7%-46.7%)
  5. Dabrafenib 18.9% (95% IC, 10.5%-31.5%)
  6. Cabozantinib 16.4% (95% IC, 12.0%-21.9%)
  7. Nilotinib 15.9% (95% IC, 12.4%-20.1%)
  8. Brentuximab 14.0% (95% IC, 9.9%-19.4%)
  9. Trametinib 13.3% (95% IC, 6.2%-26.4%)
  10. Pazopanib 12.3% (95% IC, 9.0%-16.6%)

I risultati sono stati riportati anche raggruppando i vari agenti antitumorali in tre distinte categorie definite in base alla probabilità di alopecia:

  • Agenti che causano usualmente alopecia (incidenza > 15%): Vismodegib, Sorafenib, Vemurafenib, Regorafenib, Dabrafenib
  • Agenti che causano infrequentemente causano alopecia (incidenza 5-15%): Brentuximab, Trametinib. Pazopanib, Afatinib, Bevacizumab, Cetuximab, Erlotinib, Crizotinib, Dasatinib, Axitinib, Sunitinib, Imatinib, Everolimus,, Alemtuzumab, Temsirolimus, Ipilimumab
  • Agenti che causano raramente alopecia (incidenza <5%): T-DM1, Bortezomib, Vandetanib, Bosutinib, Ponatinib, Panitumumab,Trastuzumab, Carfilzomib, Ibrutinib, Ruxolitinib, Ofatumumab, Rituximab

 

Lo studio è informativo riportando le percentuali di incidenza di alopecia associate a diversi agenti antitumorali (targeted therapy) il cui utilizzo è destinato a crescere nel tempo. Sebbene la probabilità di alopecia sia complessivamente inferiore rispetto a quella della chemioterapia, alcuni farmaci a bersaglio molecolare presentano un potere alopecizzante non trascurabile. 

Tuttavia, come riconosciuto dagli stessi Autori, l'analisi risente di alcuni limiti:

  • i dati di sicurezza sono inconsistenti nei trial clinici
  • i dati estratti rappresentano solo la somma dei risultati
  • i trial spesso riportano soltanto le tossicità con incidenza sopra un certo valore (es. >10%)
  • l'esperienza degli oncologi nel diagnosticare l'alopecia è variabile (bias interosservatore)

Inoltre, il cosiddetto telogen effluvium è comune in pazienti con stress correlato alla diagnosi di tumore o ai timori legati al trattamento antitumorale.

Infine, le definizioni di alopecia nei CTCAE includono soltanto il grado 1 e il grado 2. In alcuni trial, il grado 2 non è riportato e, in altri, viene riportato un grado 3 inesistente. Ne consegue che l'alopecia di grado elevato è usualmente sottostimata.