Miscellanea
Lunedì, 31 Marzo 2014

Esposizione a 5-Fluorouracile e sviluppo di ischemia miocardica da sforzo

A cura di Giuseppe Aprile

Una valutazione prospettica dell'ischemia miocardica correlata allo sforzo e dei fattori predisponenti all'evento condotta in 228 pazienti esposti a 5-Fluorouracile endovenoso.

Lestuzzi C, et al. Effort myocardial ischemia during chemotherapy with 5-Fluorouracil: an underestimated risk. Ann Oncol 2014; Mar 26, epub ahead of print.

L'esposizione a 5-Fluorouracile incrementa il rischio di ischemia miocardica a riposo da vasospasmo coronarico, aritmie ventricolari e (raramente) morte improvvisa. Il rischio è connesso alla schedula adottata ed è maggiore per esposizioni prolungate al farmaco. L'incidenza dell'effetto è probabilmente sottostimata poichè una proporzione di pazienti ha alterazioni elettrocardiografiche asintomatiche.

Lo studio condotto in un decennio (2001-2010) e recentemente pubblicato valuta la tossicità cardiologica riportata in 358 pazienti che hanno ricevuto in prima linea un trattamento con 5-FU in infusione prolungata. Il test da sforzo applicato è stato il treadmill stress test (TST) con il protocollo di Bruce. Sono stati applicati criteri standard per la definizione di ischemia miocardica da sforzo. Un'analisi logistica multivariata è stata condotta per definire gli odds ratios per comparsa di ischemia miocardica/aritmia da sforzo.

Dei 358 pazienti iniziali:

21 (6%) hanno avuto sintomi ischemici a riposo: esclusi dall'analisi

109 (30%) non hanno eseguito il test da sforzo: esclusi dall'analisi

228 (44%) hanno eseguito il test da sforzo, riportando in 16 casi (7%) segni di ischemia miocardica (angina, ischemia silente o alterazione del tratto ST). L'unico fattore di rischio segnalato prima dell'esecuzione del test era la presenza di sintomi atipici a riposo.

I pazienti esposti a 5-Fluorouracile devono essere educati ad evitare sforzi inusuali ed indagati accuratamente in presenza di sintomi da ischemia miocardica correlata allo sforzo. Nel paziente con anamnesi di cardiopatia, una valutazione specialistica iniziale ed un test da sforzo durante il primo ciclo di trattamento possono essere utili.