Miscellanea
Giovedì, 03 Novembre 2016

Etica in Oncologia: la posizione dell’Associazione Italiana di Oncologia Medica

A cura di Giuseppe Aprile

Dopo un aperto confronto era indispensabile una presa di posizione istituzionale, coerente con lo sviluppo della materia oncologica e con la consapevolezza di un nuovo patto tra medico e paziente. L’AIOM, la casa dell’Oncologia Italiana, ha discusso a Ragusa tre aspetti fondamentali: l’empowerment del paziente e il suo coinvolgimento nella scelta terapeutica, la ricerca e la sostenibilità. Ne segue questo strategico position paper.

Gori S, et al. Ethics in oncology: principles and responsibilities declared in the Italian Ragusa statement. Tumori 2016, epub ahead of print 27 Oct

La dichiarazione di Ragusa sull’etica in oncologia proposta dalla Associazione Nazionale di Oncologia Medica si allinea con il principio della centralità del paziente oncologico (come anche suggerito dall’NHS e dallo IOM). Il document che ne risulta vede il compimento di un processo di discussione quinquennale, arricchito dal contributo di esperti nazionali su molti punti specifici che includono il coinvolgimento del paziente nella scelta terapeutica, la ricerca clinica e la sostenibilità economica. Il tutto calato in un ambiente scientifico ed in un contest sociale che rapidamente ci mette di fronte a importanti cambiamenti.

Naturalmente, non vi è un disegno statistico.

In sintesi, la carta di Ragusa affronta i seguenti temi:

Comunicazione: il medico oncologo ed il team curante devono garantire il coinvolgimento della persona assistita nel processo decisionale fornendo una informazione adattata ai bisogni individuali e attuando una comunicazione efficace con pazienti e familiari

Autonomia: il medico oncologo ed il team curante devono fornire al malato gli strumenti conoscitivi del suo stato di salute, al fine di garantire alla persona assistita la libertà di scelta non influenzabile da persone esterne

Condivisione: il medico oncologo e la persona assistita devono esercitare il loro ruolo legittimo nella decisione terapeutica, dichiarando le loro preferenze e il razionale della loro scelta, nel tentativo di costruire un consenso sul trattamento più appropriato da applicare.

Adesione alla EBM: il medico oncologo deve mantenere sempre un approccio e un rigore scientifico metodologico non solo nella scelta delle terapie ma anche nella relazione medico-paziente.

Coinvolgimento dei familiari: il medico oncologo deve tenere conto delle preferenze della persona assistita e dei familiari circa il grado di coinvolgimento di ciascuno nel processo decisionale, con particolare attenzione alle possibili differenze culturali.

Empatia: nella relazione di cura il medico oncologo deve evitare di manifestare atteggiamenti o comportamenti incongrui o difensivi verso la sofferenza dell’assistito e dei familiari e provare a stabilire una proficua alleanza emotiva con loro.

Prendersi cura: alla persona assistita deve essere garantita la continuità nel rapporto con i propri sanitari curanti (medici e infermieri) in tutte le fasi della malattia, ed essere accompagnato dal Servizio Sanitario Nazionale oltre la fase acuta

Accompagnamento: il medico oncologo deve assicurare la condivisione partecipata delle scelte di fine vita, in particolare della “desistenza terapeutica”, affinché la rinuncia ad ulteriori trattamenti non sia avvertita come abbandono, ma come parte dell’assistenza (ad sistere = stare al fianco).

Dignità: il ruolo del curante non è tanto quello di rispettare la dignità del malato, ma di chiedersi quale relazione serva per dare dignità al malato

Accessibilità: il costo dei trattamenti deve essere proporzionato alla loro efficacia e sicurezza. Per raggiungere questo obiettivo vanno esplorate nuove strategie di rimborsabilità, come ad esempio una contrattazione unica del prezzo condotta contemporaneamente alla valutazione EMA sull'efficacia e la sicurezza, anche per ridurre o eliminare le disparità di accesso tra i diversi paesi Europei, e in Italia tra le diverse Regioni.

Equità terapeutica: al fine di evitare che il singolo medico oncologo possa far prevalere considerazioni economiche sulla valutazione rischio-benefici delle possibili scelte terapeutiche, è importante che le scelte economiche siano prese al livello decisionale più alto, e comunque quanto più lontano possibile dal singolo rapporto medico-paziente.

Migrazione sanitaria: occorre ridurre il fenomeno delle “fughe” per accedere ai farmaci innovativi, che comporta disagi per i pazienti e le loro famiglie e penalizza le fasce di popolazione più deboli.

Collaborazione con il volontariato: è fondamentale la promozione di rapporti con le associazioni dei pazienti, per una presenza attiva nei momenti delle scelte programmatiche e per una valutazione della qualità percepita dei vantaggi offerti dal sistema.

Sostegno: la ricerca spontanea (indipendente) va sostenuta e incoraggiata, in quanto di interesse pubblico e non a fini di lucro, finalizzata a testare strategie terapeutiche per il miglioramento della pratica clinica.

Efficienza: è auspicabile un’organizzazione dei Comitati Etici che preveda Comitati Etici coordinatori (regionali/macroregionali) per l’espressione del Parere Unico, e, nell’ospedale dove si svolge la sperimentazione, un Clinical Trial Office, per esprimere un giudizio di fattibilità locale e supportare gli sperimentatori.

Valorizzazione: la partecipazione ad attività di ricerca clinica è un valore per i pazienti, per i professionisti sanitari e per le strutture partecipanti, e come tale deve essere adeguatamente riconosciuta ed apprezzata dalle Direzioni, che devono creare le condizioni e fornire le risorse necessarie.

Etica in oncologia: un punto importante da affrontare, dei nodi chiave da sciogliere.

I quattro princìpi elaborati a Ragusa nel 2015 (condivisione, empatia, equità e valorizzazione), declinati in sedici differenti responsabilità e recentemente pubblicati su Tumori Journal, toccano gli elementi cardine e i valori fondamentali in linea con una moderna visione dell’oncologia centrata sul paziente, sui suoi fabbisogni e sui suoi desideri.

Il documento completo è stato distribuito in tutta Italia da AIOM e AIOM Fondazione ed è scaricabile dal sito dell’Associazione Nazionale di Oncologia Medica.