Miscellanea
Sabato, 16 Giugno 2018

Tumori e fake news: un problema non solo italiano!

A cura di Massimo Di Maio

Una survey condotta in Inghilterra documenta un’elevata diffusione di convinzioni prive di fondamento scientifico: è importante che l’attenzione della popolazione venga richiamata sui fattori di rischio noti, invece che su leggende metropolitane.

Shahab L, McGowan JA, Waller J, Smith SG. Prevalence of beliefs about actual and mythical causes of cancer and their association with socio-demographic and health-related characteristics: Findings from a cross-sectional survey in England. Eur J Cancer. 2018 Apr 23. pii: S0959-8049(18)30778-0. doi: 10.1016/j.ejca.2018.03.029. [Epub ahead of print] PubMed PMID: 29705530.

Dal momento che molti dei fattori di rischio per lo sviluppo di un tumore sono modificabili (ad esempio, abitudini alimentari, fumo, alcol, stili di vita, esercizio fisico etc.), è molto importante promuovere adeguata informazione nella popolazione su questi argomenti.

Al tempo stesso, è importante evitare la diffusione di convinzioni prive di fondamento scientifico. Nell’epoca moderna, grazie ai (o per colpa dei) social network, le notizie si diffondono molto velocemente, indipendentemente dalla qualità della fonte, e questo può scatenare ingiustificati allarmismi.

Il problema non è solo italiano, ma globale. Un interessante articolo pubblicato sulla rivista European Journal of Cancer riporta i risultati di una survey condotta su soggetti inglesi.

Scopo della survey era quello di valutare le conoscenze delle persone relativamente ad alcuni fattori di rischio accertati di tumore, nonché relativamente ad alcune cause “mitiche”, vale a dire oggetto di notizie prive di una reale dimostrazione scientifica.

Strumento usato per la misura della conoscenza dei fattori di rischio noti di tumore era la Cancer Awareness Measure (CAM), vale a dire uno strumento validato.  Al contrario, non disponendo di uno strumento validato per la misura della conoscenza delle cause non dimostrate di cancro, gli autori hanno messo a punto uno strumento chiamato CAM—MYthical Causes Scale (CAM-MYCS).

I fattori di rischio noti di cancro, oggetto del questionario CAM, sono:

  • Fumo attivo
  • Fumo passivo
  • Familiare affetto da tumore
  • Sovrappeso
  • Esposizione ai raggi solari
  • Invecchiamento
  • Consumo di alcool
  • Consumo di carni rosse e processate
  • Scarsa attività fisica
  • Infezione da papillomavirus (HPV)
  • Scarso consumo di frutta e verdura

Le cause non dimostrate di cancro, oggetto del questionario CAM-MYCS, erano:

  • Stress
  • Additivi alimentari
  • Campi elettromagnetici
  • Alimenti geneticamente modificati
  • Dolcificanti artificiali
  • Cavi dell’alta tensione
  • Telefoni cellulari
  • Aerosol
  • Traumi fisici
  • Detersivi / prodotti per la pulizia
  • Forni a microonde
  • Uso di bevande contenute in bottiglie di plastica

 Gli autori hanno descritto l’associazione tra la prevalenza della conoscenza dei fattori di rischio accertati, la prevalenza delle convinzioni relative alle cause non dimostrate e gli stili di vita (fumo, consumo di alcool, attività fisica, consumo di frutta e verdura, sovrappeso / obesità) dei soggetti rispondenti.

La survey ABACUS (Attitudes and Beliefs about Cancer-UK Survey) è stata condotta in Inghilterra nel periodo compreso tra il gennaio e il marzo 2016.

Complessivamente, 1990 soggetti adulti hanno partecipato alla survey ABACUS, rispondendo a tutte le domande relative ai fattori di rischio accertati di tumore. Un sottogruppo di 1348 soggetti ha risposto anche alla parte relativa ai fattori di rischio non accertati. Essendo stati considerati solo i questionari completi di tutte le risposte, l’analisi è stata eseguita su 1327 soggetti.

Nel complesso, la conoscenza relativa ai fattori di rischio accertati di tumore è risultata maggiore rispetto alla conoscenza relativa alle associazioni non dimostrate. Nel dettaglio, la proporzione di fattori di rischio accertati accuratamente identificati è risultata pari al 52%, mentre la proporzione di cause non dimostrate accuratamente identificate è risultata pari al 36%.

La conoscenza corretta dei fattori di rischio noti di cancro, oggetto del questionario CAM, è risultata pari a:

  • Fumo attivo: 88%
  • Fumo passivo: 80%
  • Familiare affetto da tumore: circa 60%
  • Sovrappeso: circa 60%
  • Esposizione ai raggi solari: circa 60%
  • Invecchiamento: circa 40%
  • Consumo di alcool: circa 40%
  • Consumo di carni rosse e processate: circa 40%
  • Scarsa attività fisica: circa 40%
  • Infezione da papillomavirus (HPV): 30%
  • Scarso consumo di frutta e verdura: 30%

Le cause non dimostrate di cancro, oggetto del questionario CAM-MYCS, sono state indicate come associate al rischio di tumore da proporzioni variabili di rispondenti:

  • Stress: 43%
  • Additivi alimentari: 42%
  • Campi elettromagnetici: 35%
  • Alimenti geneticamente modificati: 34%
  • Dolcificanti artificiali: circa 30%
  • Cavi dell’alta tensione: circa 30%
  • Telefoni cellulari: circa 25%
  • Aerosol: circa 25%
  • Traumi fisici: circa 25%
  • Detersivi / prodotti per la pulizia: circa 25%
  • Forni a microonde: 19%
  • Uso di bevande contenute in bottiglie di plastica: 15%

Nel complesso, i soggetti più giovani, di grado sociale più elevato, di etnia caucasica e di istruzione maggiore hanno convinzioni più corrette sulle cause reali e sulle cause non dimostrate di tumore. 

Alcune cattive abitudini e stili di vita (come il fumo e lo scarso consumo di frutta e verdura) sono risultate associate a una minor conoscenza delle cause reali di cancro.

Nel complesso, gli autori giudicano deludente la conoscenza delle cause reali e non dimostrate di tumore.

L’associazione significativa tra alcuni stili di vita salutari e la conoscenza più corretta di tali argomenti suggerisce che aumentare la conoscenza potrebbe migliorare gli stili di vita, con un’importante ripercussione in termini di prevenzione primaria. Va sottolineato però che la natura “cross-sectional” della survey fornisce una fotografia dell’associazione ma impedisce di dimostrare la reale associazione causa-effetto tra corrette conoscenze e adozione di comportamenti corretti.

Per quanto riguarda i “miti” e le “fake news”, è comprensibile che le persone siano turbate da notizie di possibili associazioni tra alcuni fattori di rischio e il cancro, ma sarebbe molto meglio che tale attenzione venisse concentrata sulle notizie serie e scientificamente attendibili.

Allo scopo di migliorare la conoscenza di tali argomenti, e rassicurare la popolazione su alcune notizie inattendibili e prive di dimostrazione scientifica, la fondazione AIOM (Associazione Italiana di Oncologia Medica) ha realizzato un sito dedicato alla discussione delle “fake news” in ambito oncologico: www.tumoremaeveroche.it