Le persone che sopravvivono molti anni dopo la diagnosi di carcinoma mammario (CM) o del colon-retto (CCR) sono in aumento. Uno studio ha avuto lo scopo di stimare gli indicatori di guarigione da queste patologie e la prevalenza completa per i pazienti italiani con CM e CCR per stadio ed età alla diagnosi. I dati di 31 Registri Tumorali Italiani (che coprono il 47% della popolazione) fino al 2017 sono stati inclusi. I modelli di guarigione mista hanno permesso la stima di: sopravvivenza netta; frazione di guarigione; tempo alla guarigione (sopravvivenza netta condizionata a 5 anni >95%); prevalenza di guarigione (chi non morirà di cancro); pazienti già guariti (prevalenti che vivono più a lungo del tempo alla guarigione).
Dal Maso L, et al. AIRTUM Working Group. Cure indicators and prevalence by stage at diagnosis for breast and colorectal cancer patients: A population-based study in Italy. Int J Cancer 2024 ( Epub ahead of print)
Il carcinoma mammario e il carcinoma del colon-retto sono i primi e i secondi tipi di tumore più frequenti in Italia. Il CM consta di 55.100 nuove diagnosi e 12.600 decessi ogni anno, mentre il CCR di 48.600 nuove diagnosi e 21.800 decessi. Nei decenni recenti, è stato evidenziato un miglioramento della sopravvivenza per i pazienti con queste patologie tumorali. La grande differenza tra il numero di diagnosi e decessi (rapporto incidenza/mortalità >4 per CM e >2 per CRC) suggerisce che molte persone a cui viene diagnosticato uno di questi tumori possono essere guarite e morire diversi anni dopo la diagnosi per cause non correlate al cancro.
Popolazione di studio
La popolazione dello studio includeva tre coorti:
La coorte 1 veniva utilizzata per calcolare la prevalenza completa del CM e del CCR in generale (tutti gli stadi). Comprendeva 31 registri con almeno 9 anni di registrazione fino al 2017 e l'accertamento dello stato vitale dei pazienti almeno un anno dopo l'ultima data di incidenza (31 dicembre 2017). Questi 31 registri hanno una durata di registrazione che varia da 9 a 40 anni, con una mediana di 22 anni, e coprono oltre 28 milioni di persone di tutte le età (47% della popolazione italiana), con una rappresentatività geografica comparabile tra Nord Centro (43%) e Sud-Isole (55%).
La coorte 2 includeva 22 registri (che coprono il 35% della popolazione italiana) con almeno 15 anni di registrazione. È stata utilizzata per stimare la sopravvivenza a lungo termine e tutti gli indicatori di guarigione per i casi di CM e CCR in generale (tutti gli stadi combinati).
La coorte 3 includeva 6 registri per il CM e 5 per il CCR (che coprono il 6% della popolazione italiana) fornendo informazioni sullo stadio per almeno i due terzi (67%) dei pazienti in ogni anno di calendario di registrazione, e almeno 15 anni consecutivi nel periodo 1997–2017. Questa coorte veniva utilizzata per stimare la sopravvivenza a lungo termine e tutti gli indicatori di guarigione secondo lo stadio alla diagnosi, disponibili per 52.111 casi di CM e 39092 casi di CCR.
Indicatori utilizzati nello studio
Questi indicatori sono essenziali per comprendere non solo le probabilità di sopravvivenza e guarigione a lungo termine dei pazienti con cancro, ma anche per pianificare le politiche sanitarie e migliorare le strategie di follow-up e trattamento.
Donne con carcinoma mammario
Per le donne con CM, la sopravvivenza netta a 10 anni per tutti gli stadi combinati ha mostrato un aumento costante dal 1997-1999 al 2006-2008, di circa 6 punti percentuali in tutti i gruppi di età <75 anni. Le donne di stadio I di età <45 anni hanno mostrato una sopravvivenza netta a 10 anni del 97% nel 2006-2008 e ≥99% nei casi di età ≥45 anni. Dal 1997-1999 al 2006-2008, si è osservato un aumento di 10 punti percentuali nella sopravvivenza netta a 10 anni per le donne con malattia avanzata (stadio III-IV), mostrando nel 2006-2008 una sopravvivenza netta a 10 anni di circa il 60% a età <55 anni, del 52% nella fascia 55-64 anni, e del 45% a nella fascia 65-74 anni.
Al primo gennaio 2018, 806410 donne erano vive dopo il CM, rappresentando il 2.6% (cioè, 2620 per 100.000) di tutte le donne italiane. Circa la metà (364715, 1.2% delle donne italiane) aveva uno stadio I, e 67.833 (0,2%) uno stadio avanzato.
La frazione di guarigione era del 73% per le donne con diagnosi nel 2010 e del 77% per tutte quelle sotto i 75 anni; variava dall'82% per la fascia di età 45–54 anni al 72% per la fascia di età 65–74 anni. Per le donne con carcinoma in stadio I, la frazione di guarigione era del 99% per tutte le età combinate, e del 97% quando la diagnosi avveniva prima dei 45 anni. La frazione di guarigione era dell'81% per gli stadi II e del 36% per gli stadi III-IV, con una variazione più ampia secondo l'età per gli stadi avanzati (cioè, ≥50% sotto i 55 anni, 40% per la fascia di età 55–64 anni, e 27% per la fascia di età 65–74 anni).
Di 806410 donne con carcinoma mammario (casi prevalenti), l’87.5% o 705,481 donne saranno guarite (cioè, non moriranno) per CM. La proporzione diventa del 91.7% per le donne con diagnosi avvenuta da ≥5 anni e del 94.7% con diagnosi risalente a ≥10 anni (cioè, la proporzione residua di decessi dovuti al CM era dell'8.3% per le donne vive per ≥5 anni e del 5.3% per donne vive da ≥10 anni). In particolare, la prevalenza di guarigione era del 99.4% per le donne prevalenti con CM allo stadio I (cioè, lo 0.6% morirà per CM), del 91.7% allo stadio II, e del 66.1% agli stadi III–IV, che hanno sperimentato un rischio residuo di morte del 13.1% dopo 10 anni e del 5.4% dopo 15 anni dalla diagnosi.
TTC per tutti gli stadi CM combinati era meno di 10 anni dopo la diagnosi per le donne con diagnosi di CM nelle età 45–54 e 55–64 anni, 11 anni se età <45, e 12 anni se età 65–74. In particolare, il TTC era ≤1 anno dopo la diagnosi di stadio I o stadio II nelle donne di età <65 anni, mentre il TTC era più lungo di 10 anni per le donne con CM avanzato. Quasi tutte (94%) le donne con CM in stadio e l'84% delle donne con CM in stadio II avevano già raggiunto TTC. Questa percentuale cade drasticamente al 7% tra le donne in cui la diagnosi è avvenuta in uno stadio avanzato. Considerando tutti gli stadi, il 75% delle donne con CM può essere considerato già guarito.
Pazienti con carcinoma colorettale
Tra il 1997-1999 e il 2006-2008, si è stimato un aumento del 6-8% nella sopravvivenza netta a 10 anni per i pazienti con CCR al di sotto dei 75 anni, con proporzioni superiori al 60% e un aumento particolarmente marcato (circa 10 punti percentuali) per gli stadi avanzati.
Nel 2018, 422.407 persone erano vive dopo una diagnosi di CCR, rappresentando lo 0.7% (705 per 100.000) della popolazione italiana, con un notevole aumento con l'età rispetto al CM. Questi numeri aumentavano con l'età, raggiungendo l'1.7% (110711) nella fascia 65-74 anni, e il 3.4% (235981) di quelli di età ≥ 75 anni. Per i casi prevalenti, il 34% era stato diagnosticato entro 5 anni e il 42% dopo 10 anni o più, con proporzioni simili per tutti gli stadi alla diagnosi.
La frazione di guarigione per tutti i pazienti con CCR era del 56%, del 62% per tutti quelli di età <75 anni, e del 65% per le età <65 anni. Inoltre, la frazione di guarigione era del 92% per gli stadi I; del 71% per gli stadi II; del 35% per gli stadi III-IV.. Si è osservato un vantaggio di quattro punti percentuali attraverso tutti i gruppi di età per le donne (CF = 64% vs. 60% negli uomini), e una differenza simile è stata osservata per i pazienti con patologia del colon rispetto a quelli con patologia del retto (63% e 59%, rispettivamente).
Il tempo alla guarigione (TTC) variava tra 6 e 8 anni nei gruppi di età. Per i pazienti con CRC di stadio I, si osservava un TTC ≤1 anno, mentre, per i pazienti con diagnosi agli stadi II-IV, il TTC era raggiunto in ≤10 anni in tutti i gruppi di età. La proporzione di pazienti già guariti era del 59%, il 93% per quelli con diagnosi allo stadio I, il 48% allo stadio II, e il 46% agli stadi avanzati.
Per tutti i 422,407 pazienti con CCR prevalenti italiani, la prevalenza di guarigione era del 90.3% (cioè, 381.496 non moriranno per CCR), diventava del 97.3% per quelli vivi almeno 5 anni dopo la diagnosi e del 99% per quelli vivi 10 anni o più dopo la diagnosi. Tra i casi prevalenti con diagnosi avvenuta allo stadio I, quelli che non moriranno per CCR erano il 96%, l'88.6% per lo stadio II, e l'81.4% agli stadi III-IV. Inoltre, il rischio residuo di morte per i vivi almeno 5 anni dopo la diagnosi era del 3.9% allo stadio I, del 6.5% allo stadio II, e del 3.4% agli stadi III-IV.
Lo studio, per la prima volta in Italia, fa il punto su indicatori della guarigione, differenziando per stadio alla diagnosi, per i pazienti con i due tumori più frequenti: il carcinoma mammario femminile e il carcinoma colorettale.
Limiti dello studio
Complessivamente, i risultati di questo studio offrono nuovi spunti sui vari aspetti della cura dei pazienti con CM e CCR, con dettagli importanti sulla sopravvivenza e la guarigione, utili per i clinici, i pazienti stessi, i decisori nel campo della salute e gli stakeholder.