Miscellanea
Martedì, 17 Gennaio 2017

Strani effetti della chemioterapia: si possono perdere le impronte digitali?

A cura di Fabio Puglisi

La chemioterapia, a volte, può determinare effetti collaterali bizzarri. Ad esempio, non è infrequente riscontrare la presenza di strie ungueali associate ai diversi cicli di terapia con taxani (una sorta di contatore del trattamento ricevuto). Recentemente, è stato descritto che la capecitabina può causare la perdita delle impronte digitali. Sarà vero? Con quali implicazioni?

van Doorn L, et al. Capecitabine and the Risk of Fingerprint Loss. JAMA Oncol 2017;3:122-123.

Fra gli effetti collaterali della chemioterapia, non sono infrequenti le alterazioni a livello cutaneo. In particolare, il trattamento con capecitabina può associarsi alla cosiddetta hand-foot syndrome (HFS) in circa il 50%-60% dei pazienti. Manifestazioni simili, definite hand-foot skin reaction (HFSR), sono state descritte anche nel 19-34% di pazienti trattati con tyrosine kinase inhibitors (TKIs), quali il sunitinib  o il sorafenib. Recentemente, è stato ipotizzato che l'HFS o l'HFSR possano tradursi in una perdita delle impronte digitali con conseguenti problemi nell'identificazione di pazienti in trattamento con tali agenti antitumorali. 

Uno studio di coorte prospettico, condotto presso l'Erasmus MC Cancer Institute di Rotterdam, ha analizzato 337 set di 10 impronte digitali da 150 pazienti.

Principale criterio di inclusione: programma di terapia giornaliera con capecitabina (come monoterapia o parte di una combinazione) o con TKI.

Analisi: Le impronte sono state ottenute da tutte le dita dei pazienti utilizzando uno scanner digitale (MorphoLivescan; Morpho) prima del trattamento, entro 6-10 settimane dall'inizio del trattamento, e dopo l'interruzione del trattamento. Al contempo, sono state scattate delle fotografie digitali (Nikon Corporation) del palmo e delle dita dei pazienti al fine di evidenziare anomalie che potessero alterare le impronte.  Tre dattiloscopisti e un detective della polizia nazionale olandese hanno analizzato le impronte e le foto.

Le impronte acquisite al basale sono state confrontate con quelle ottenute durante il trattamento e sono state classificate con un punteggio basato sulla qualità e sulla possibilità di essere utilizzate per fini identificazione. In particolare, è stata utilizzata una scala a 5 punti:

  1. miglioramento lieve
  2. nessuna variazione
  3. perdita di qualità lieve 
  4. perdita di qualità rilevante 
  5. perdita di qualità totale

I punteggi sono stati assemblati al fine di limitare a due categorie: perdità di qualità grave (score 4-5) o poco significativa (score 1-3). L'entità dell'HFS e dell'HFSR è stata classificata in accordo alla versione 4.03 del "the National Cancer Institute’s Common Terminology Criteria for Adverse Events". 

Totale di pazienti con rilevazione di impronte digitali al basale e durante il trattamento: 112, principalmente con diagnosi di carcinoma colorettale (n = 49) o carcinoma epatocellulare (n = 31).  Di questi, 66 sono stati trattati con capecitabina e 46 con sorafenib (n = 30), pazopanib (n = 10) o sunitinib (n = 6).

Entro 8 settimane di trattamento, una grave perdita di qualità delle impronte è stata osservata in 9 pazienti (14%) trattati con capecitabina e in un paziente (2%) trattato con sunitinib. Inoltre, l'HFS e l'HFSR sono occorse in 46 pazienti (70%) trattati con capecitabina e in 21 pazienti (46%) trattati con TKIs. Il grado di HFS e di HFSR non è associato con il riscontro di una perdita grave della qualità delle impronte (P = 0.43 e P = 0.41, rispettivamente). Un completo recupero dalla perdita grave di qualità delle impronte è stato ottenuto entro 2-4 settimane dal termine del trattamento in tutti e tre i pazienti per i quali si disponeva delle impronte post-trattamento.  

 

Una perdita grave della qualità delle impronte digitali è un effetto collaterale comune durante il trattamento con capecitabina.

Quali possibili ripercussioni per i pazienti?

  • Problemi di identificazione ai confini di Stato.
  • Problemi con le funzioni di riconoscimento su dispositivi elettronici (computer portatili, smartphones).

La perdita delle impronte digitali non sembra dipendere dall'hand foot syndrome e, inoltre, è reversibile al termine del trattamento. 

I pazienti che ricevono capecitabina dovrebbero essere informati riguardo alla possibile insorgenza di tale effetto collaterale.