Miscellanea
Martedì, 02 Settembre 2014

Siamo tutti appesi a un filo, qualcuno è sovrappeso...

A cura di Fabio Puglisi

Obesità e sovrappeso, declinati in termini di body-mass index (BMI), costituiscono un fattore di rischio per diversi tipi di tumore. Una valutazione su larga scala analizza il pattern di rischio aggiustato per i potenziali fattori confondenti.

Bhaskaran K, et al. Body-mass index and risk of 22 specific cancers: a population-based cohort study of 5·24 million UK adults. Lancet 2014 [Epub ahead of print]

Attraverso uno studio prospettico di coorte è stata analizzata l'associazione tra BMI e 22 fra i più comuni tipi di tumore, aggiustando per i potenziali fattori confondenti. Le informazioni sono state ricavate da un database gestito da medici di medicina generale del Regno Unito. Rappresentativo di circa il 9% della popolazione inglese, il database racchiude informazioni riguardo a diagnosi, prescrizioni terapeutiche, consulenze specialistiche, ricoveri ospedalieri. Inoltre, sono contenute informazioni importanti su stili di vita (es. fumo e alcol) e misure antropometriche (altezza, peso). La raccolta dati è cominciata nel 1987 e, ai fini dello studio, l'analisi è stata estesa fino al luglio 2012. 

Lo studio ha incluso più di 5 milioni di soggetti, dei quali 166955 hanno ricevuto una diagnosi di cancro. Una relazione tra BMI e cancro è emersa per 17 dei 22 tipi tumorali analizzati, sebbene sia stata osservata una variabilità nella associazione. Per ogni incremento di 5 kg/m² in BMI è stata riscontrata una relazione lineare per i tumori dell'utero (HR 1.62, 99% IC 1.56–1.69; p<0·0001), della colecisti (HR 1.31, 99% IC 1.12–1.52; p<0.0001), del rene (HR 1.25, 99% IC 1.17–1.33; p<0.0001), della cervice uterina (HR 1.10, 99% IC 1.03–1.17; p=0.00035), della tiroide (HR 1.09, 1.00–1.19; p=0.0088), e per le leucemie (HR 1.09,99% IC 1.05–1.13; p≤0.0001). Una associazione positiva è stata riscontrata anche tra BMI e carcinoma del fegato (HR 1.19, 99% IC 1.12–1.27), del colon (HR 1·10, 99% IC 1·07–1·13), dell'ovaio (HR 1.09, 99% IC 1.04–1.14), e della mammella in postmenopausa (HR 1.05, 99% IC 1.03–1.07) con effetti variabili in funzione del BMI o di caratteristiche individuali. Una associazione inversa è stata osservata tra BMI e carcinoma prostatico e tra BMI e carcinoma mammario in premenopausa, sia nella popolazione totale (prostata HR 0.98, 99% IC 0.95–1.00; carcinoma mammario in premenopausa HR 0.89, 99% IC 0.86–0.92) che nei non fumatori (prostata 0.96, 99% IC 0.93–0.99; carcinoma mammario in premenopausa HR 0.89, 99% IC 0.85–0.94).
Per contro, non è stata osservata alcuna associazione con il carcinoma polmonare o con il carcinoma della cavità orale nei non fumatori (polmone HR 0.99, 99% IC 0.93–1.05; cavità orale HR 1.07, 99% IC 0.91–1.26); associazioni inverse sono state osservate nei fumatori e negli ex-fumatori ma probabilmente per un effetto confondente.

Obesità e sovrappeso, valutate mediante il BMI, determinano un rischio aumentato di tumore.
In termini di causalità, il 41% dei tumori dell'utero e il 10% o più dei tumori della colecisti, del rene, del fegato e del colon possono essere ricondotti ad un eccesso di peso.
Si stima che, a livello di popolazione (inglese), ad ogni 1 kg/m² di incremento in BMI corrispondano 3790 nuovi pazienti all'anno a cui potrà essere diagnosticato uno fra i 10 tipi di tumore maggiormente associati a sovrappeso/obesità.