Miscellanea
Martedì, 07 Luglio 2020

Una terapia efficace per l'osteonecrosi mandibolare

A cura di Fabio Puglisi

L'osteonecrosi della mandibola è una condizione rara ma potenzialmente grave associata a trattamenti antiriassorbitivi (bifosfonati, denosumab) e antiangiogenici. Sebbene possa essere prevenuta ottimizzando la salute orale, la gestione clinica può risultare impegnativa ed è per lo più limitata alla terapia di supporto. Teriparatide, un agente osteoanabolico che ha dimostrato di migliorare la guarigione ossea in studi preclinici e nella parodontite cronica, rappresenta una potenziale opzione di trattamento.

Sim IW, et al. Teriparatide Promotes Bone Healing in Medication-Related Osteonecrosis of the Jaw: A Placebo-Controlled, Randomized Trial. J Clin Oncol 2020 [published online ahead of print].

L'osteonecrosi della mandibola complicanza rara dei trattamenti con agenti antiriassorbitivi o antiangiogenici. Clinicamente si presenta come un’area di ulcerazione con osso necrotico esposto. Nei casi più gravi, può predisporre alla frattura della mandibola, alla fistola cutanea o all'osteolisi che si estende oltre la regione dell'osso alveolare.

Ad oggi, non è stato definito alcun trattamento efficace per questa condizione.

In uno studio in doppio cieco, randomizzato, controllato, 34 pazienti con osteonecrosi mandibolare, per un totale di 47 distinte lesioni, sono stati assegnati a ricevere 8 settimane di teriparatide per via sottocutanea (20 µg/die) o iniezioni di placebo.
Inoltre, era prevista la supplementazione di calcio e vitamina D, insieme alle cure standard.
I partecipanti sono stati osservati per 12 mesi.
Endpoint primari: risoluzione clinica e radiologica delle lesioni da osteonecrosi mandibolare.
Endpoint secondari: risposta osteoblastica misurata biochimicamente e radiologicamente, qualità della vita.

Il confronto teriparatide verso placebo ha evidenziato una maggiore percentuale di risoluzione delle lesioni da osteonecrosi mandibolare (odds ratio [OR], 0.15 verso 0.40; P = 0.013) e una maggiore tempestività nella guarigione (45.4% verso 33.3% delle lesioni risolte entro 52 settimane).
Teriparatide è stato anche associato a una maggiore riduzione di difetti ossei alla settimana 52 (OR, 8.1; P = 0.017). L'incidenza di eventi avversi, tra cui nausea, anoressia e dolore muscoloscheletrico, per lo più di entità lieve, è risultata simile tra i due gruppi.

Il teriparatide, un ormone paratiroideo ricombinante nonché unico farmaco osteoanabolico approvato dalla FDA per il trattamento dell'osteoporosi indotta da glucocorticoidi, è stato proposto per il trattamento dell’osteonecrosi mandibolare. 

Lo studio su JCO, randomizzato e in doppio cieco, supporta il ruolo di teriparatide nel migliorare il tasso di risoluzione delle lesioni da osteonecrosi mandibolare farmaco-indotta, dimostrandone efficacia e sicurezza.

Una recente analisi della letteratura ha parallelamente individuato 20 pubblicazioni che includevano 54 pazienti con osteonecrosi mandibolare in stadio 2 o 3 secondaria a farmaci antiriassorbitivi/antiangiogenici (Chopra K, Malhan N. Am J Ther 2020). I pazienti sono stati trattati con iniezioni sottocutanee di 20 μg die di teriparatide per 3-12 mesi (media di 5 mesi e mezzo). Un sollievo sintomatico è stato ottenuto in quasi tutti i casi, con la guarigione completa delle lesioni in 49 su 54 pazienti.