Patologia gastrointestinale
Domenica, 04 Maggio 2014

50 anni di progressi in oncologia gastrointestinale

A cura di Giuseppe Aprile

Superata la celebrazione a stelle e strisce per la cinquantesima candelina dell'ASCO (1964-2014), andate a guardare i dati di sopravvivenza: i progressi ci sono davvero!

Mayer RJ et al. Progress Against GI Cancer During the American Society of Clinical Oncology's First 50 Years. J Clin Oncol 2014, Apr 21 epub ahead of print.

Nel territorio statunitense, la percentuale di morti causate dalle neoplasie gastrointestinali sul totale dei decessi dovuti a causa neoplastica non si è modificata sensibilmente dagli anni 60 ad ora: 31% nel 1967; 28% nel 2014. Tuttavia, l'evoluzione nella conoscenza della biologia della malattia neoplastica e gli enormi progressi tecnologici registrati in campo diagnostico, medico e chirurgico hanno assieme contribuito a modificare l'outcome dei pazienti con neoplasia gastrointestinale.

L'articolo passa in rassegna i più significativi avanzamenti scientifici in questo campo degli ultimi anni.

Neoplasie esofagee: la OS a 5 anni è passata dal 5% al 20%. Si ricordano come conquiste fondamentali: 1) la scoperta della relazione tra l'insorgenza di adenocarcinoma e obesità, reflusso gastrointestinale ed esofago di Barret 2) l'utilizzo della chemioRT preoperatoria 3) la più accurata possibilità di stadiazione ottenuta con la PET-TC

Neoplasie gastriche: la OS a 5 anni è passata dal 15% al 30%. La definizione in sottotipi istologici ed il link con l'infezione da Helicobacter Pylori sono stati passi avanti dal punto di vista diagnostico ed epidemiologico. La scelta di chirurgia linfonodale adeguata e l'utilizzo della chemioRT adiuvante hanno portato a progressi clinici.

Neoplasie pancreatiche: la OS a 5 anni è passata dal 2 al 6%. Studi epidemiologici hanno correlato la malattia all'obesità, diabete senile e fumo di sigarette. L'utilizzo di stent posizionati via ERCP e l'evoluzione dei trattamenti chirurgici sono stati fondamentali, quanto l'utilizzo di chemioterapia di associazione (FOLFIRINOX o gemcitabina-NAB paclitaxel) nel setting avanzato di malattia.

Neoplasie epatobiliari: OS a 5 anni incrementata da 3 a 18% grazie agli studi sui virus epatotropi, alla selezione di pazienti candidati a trapianto ed all'utilizzo del sorafenib per HCC avanzato.

Carcinoma del colon: incremento della OS a 5 anni dal 50% al 65%. Progressi fondamentali sono stati la comprensione della sequenza adenoma-carcinoma, gli studi sui fattori di rischio ed la applicazione dello screening di popolazione su larga scala. Inoltre, si ricorda l'utilizzo di strategie multidisciplinari nei tumori rettali, di più moderni trattamenti antiblastici postoperatori e la disponibilità di nuovi farmaci biologici nella malattia avanzata.

 

Negli ultimi decenni, l'oncologia gastrointestinale è stata testimone di significativi progressi. L'intensificazione degli sforzi della ricerca di base, la conduzione di trial clinici robusti e la disponibilità di nuovi farmaci efficaci guideranno l'evoluzione futura. "This is not the end. It is not even the beginning to the end. But it is, perhaps, the end of the beginning"...