Patologia gastrointestinale
Domenica, 02 Marzo 2014

Bevacizumab è sicuro ed efficace in pazienti anziani con CRC avanzato

A cura di Giuseppe Aprile

L'utilizzo degli antiangiogenetici in pazienti anziani con carcinoma colorettale è dubbio per la possibilità di uno svantaggioso rapporto rischio beneficio. Lo studio AVEX si propone di verificare sicurezza ed efficacia dell'uso di bevacizumab in questa popolazione.

 

Studio randomizzato di fase 3, condotto in 280 pazienti con CRC avanzato con età mediana di 76 anni (range 70-87) senza indicazione a trattamento con due farmaci. Bracci di trattamento: capecitabina vs capecitabina e bevacizumab (7.5 mg/Kg ogni tre settimane). Tra i criteri di eleggibilità nello studio ricordiamo: assenza di comorbidità cardiovascolare clinicamente significativa, evento trombo embolico recente, o uso cronico di aspirina o anticoagulanti orali. I pazienti avevano in larga prevalenza buon performance status (PS 2<10%). Endpoint primario dello studio: PFS.

 

La combinazione di capecitabina e bevacizumab ha prodotto:

  • Vantaggio in PFS mediana: 9.1 mesi vs 5.1 mesi (HR 0.53, 95%CI 0.41-0.69), statisticamente significativo
  • Vantaggio in OS mediana: 20.7 mesi vs 16.8 mesi (HR 0.79, 95%CI 0.57-1.09), trend
  • Vantaggio in tasso di risposte: 19% vs 10%
  • Non tossicità aggiuntive inattese

 

La combinazione di capecitabina e bevacizumab e più efficace e non maggiormente tossica rispetto alla sola capecitabina nella popolazione anziana con CRC avanzato.