Patologia gastrointestinale
Giovedì, 30 Ottobre 2014

Francia-Inghilterra 2-3

A cura di Giuseppe Aprile

Rovesciati i paradigmi del calcio in questo lavoro recentemente pubblicato su JCO. Nonostante il risultato, la doppietta transalpina (FOLFIRI) vince sulla tripletta anglosassone (ECX). Ovviamente, non stiamo parlando di un match tra nazionali blasonate, ma del trattamento di prima linea del carcinoma gastrico.

Guimbaud R, et al. Prospective, Randomized, Multicenter, Phase III Study of Fluorouracil, Leucovorin, and Irinotecan Versus Epirubicin, Cisplatin, and Capecitabine in Advanced Gastric Adenocarcinoma: A French Intergroup Study. J Clin Oncol 2014, published online Oct 6

La combinazione di antiblastici scelta come terapia di prima linea nel carcinoma gastrico localmente avanzato/metastatico non è univoca in Europa: nonostante il beneficio della aggiunta del terzo farmaco (epirubicina) sia limitato, la combinazione con platino, fluorouracile e antraciclina è spesso la scelta nei paesi di influenza anglosassone.

Il gruppo francese si pone l'obiettivo di comparare lo schema FOLFIRI all'ECX in uno studio randomizzato che ha arruolato oltre 400 pazienti in 71 centri. Endpoint primario del trial era il tempo a fallimento del trattamento (TTF), misurato come lo span temporale tra la randomizzazione e l'evento progressione, treatment-discontinuation o morte. Per dimostrare un incremento mediano di TTF di 5 settimane nel braccio sperimentale (a bilateral 5%, β 20 %) era necessario censire 379 eventi. Endpoint secondari erano quelli di outcome (PFS, OS), la tossicità e la misura della qualità di vita.

I pazienti erano stratificati per centro, PS, trattamento adiuvante, presenza di linite e di malattia misurabile.

L'analisi statistica ha utilizzato stima di Kaplan-Meier, Log-rank tests e Cox univariate hazard ratio (HR 95%CI).

Lo studio, i cui risultati sono presentati dopo un follow-up mediano di oltre 30 mesi, ha randomizzato 416 pazienti (età mediana 61 anni, sesso maschile 74%). In entrambi i bracci di trattamento il PS era 0-1 in oltre 80% dei casi e le neoplasie della giunzione gastroesofagea erano poco superiori al 30%.

Anche se la differenza numerica assoluta è davvero risicata (0.9 mesi), il TTF è stato maggiore nel braccio sperimentale (5.1 mesi vs 4.2 mesi, HR 0.77, 95%CI 0.63-0.93). Non si sono registrate invece differenze significative in PFS mediana (5.3 vs 5.8 mesi), in OS mediana (9.5 vs 9.7 mesi) né in tasso di risposta (39% vs 38%).

Il trattamento con irinotecan è stato meglio tollerato con una minore incidenza di eventi avversi di grado 3-4 (69% vs 84%, p<0.01) e una ridotta frequenza di tossicità sia ematologica che non ematologica.

Da notare, tuttavia, come un maggior numero di pazienti inizialmente randomizzati allo schema ECX ricevesse poi un trattamento di seconda linea al momento della progressione (50% vs 39%), dato riportato dagli autori nel diagramma CONSORT.

 

I messaggi che si possono trarre da questo studio sono i seguenti:

- lo schema FOLFIRI, ampiamente utilizzato anche in Italia in seconda linea, può ora essere considerato una ragionevole opzione upfront (miglior TTF, più favorevole tossicità, simile PFS e OS alle terapie di riferimento) e potrebbe essere proposto come backbone chemotherapy per nuovi farmaci target

- il carcinoma gastrico avanzato rimane una patologia "difficile" (aspettativa di vita mediana inferiore ai 12 mesi) ed i pazienti francesi sembrano avere un outcome ancor meno favorevole di quanto ci si aspettasse (limitato uso di seconde linee? gestione delle tossicità?)