Patologia gastrointestinale
Giovedì, 13 Maggio 2021

Perdita di massa muscolare e prognosi nei tumori del colon

A cura di Giuseppe Aprile

Un interessante studio di coorte evidenzia come la misura della perdita precoce di massa muscolare possa essere un fattore prognostico in pazienti con tumore del colon avanzato, indipendentemente dallo stato mutazionale e dal calo ponderale.

Best TD, et al. Muscle Loss Is Associated with Overall Survival in Patients with Metastatic Colorectal Cancer Independent of Tumor Mutational Status and Weight Loss. Oncologist. 2021 doi: 10.1002/onco.13774. Epub ahead of print.  

E' noto da molti studi una quota non trascurabile di pazienti oncologici con patologia gastrointestinale abbia problematiche di malnutrizione.

Sebbene la cachessia tumorale sia sempre stata correlata con un significativo decremento ponderale, la nuova definizione di questa complessa sindrome metabolica comprende l'analisi di parametri infiammatori e decremento di massa muscolare magra.

In particolare, oltre alla semplice misura di peso e BMI ed alle analisi con i classici bioimpedenziometri, nuove e più precise misurazioni ottenute con software applicati all'imaging radiologico permettono di misurare la disposizione relativa di muscolo e tessuto adiposo sottocutaneo o viscerale con imaging TC della terza vertebra lombare e in tal modo fornire un parametro misurabile della massa magra oggettivo e misurabile nel tempo.

Lo studio, condotto con una collaborazione nordaemicana e tedesca, mira a stabilire con un disegno di coorte retrospettivo se vi sia correlazione tra la perdita di massa muscolare e la sopravvivenza in pazienti trattati in prima linea per adenocarcinoma colorettale metastatico e se questa correlazione sia indipendente dal profilo molecolare della malattia e dalla variazione ponderale. La significatività nella variazione di massa muscolare, tessuto adiposo e nel peso è stata stabilita al 5%, secondo i cut-off riportati in letteratura. Le misurazioni radiologiche sono state ripetute a cadenza trimestrale, con imaging della pratica clinica.

Lo studio ha incluso 226 pazienti (44% RAS e BRAF wt; 42% RAS mutati, 14% BRAF mutati).

Mentre la generica perdita ponderale non era associata con la sopravvivenza overall a nessun timepoint, la perdita di massa muscolare scheletrica superiore al 5% era associata ad un aumentato rischio di morte indipendentemente dal profilo molecolare (HR a 3 mesi 2.66, 95%CI 1.59-4.46 p<0.001; HR a 12 mesi 2.10, 05%CI 1.07-4.14, p<0.05).

ome era ragionevole attendersi, i pazienti con mutazione di BRAF avevano maggiore chance di perdita di massa muscolare sia a 6 mesi (OR 3.37, 95%CI 1.27-8.90) che a 12 mesi (OR 5.53), testimonianza di una maggiore aggressività biologica della malattia.

Lo studio, disegnato come una ricerca retrospettiva, non ambisce ad avere risvolti che cambiano la pratica clinica. Inoltre, tra i limiti dello studio si devono considerare a) il campionamento ridotto che condiziona il limitato numero di soggetti nelle differenti categorie molecolari b) le poche informazioni sui trattamenti ricevuti e c) la mancanza di informazione su dieta, utilizzo di supporti nutrizionali, esercizio fisico, tutti parametri che possono impattare sulla prognosi.

Ma lo studio ha certamente il pregio di porre l'accento sulla necessità di una buona valutazione dello stato nutrizionale nel paziente oncologico, un tema troppo spesso trascurato (Aprile G, Basile D, Giaretta R, et al. The Clinical Value of Nutritional Care before and during Active Cancer Treatment. Nutrients 2021). Proprio oggi, nella XVI giornata nazionale del malato oncologico, esce la pubblicazione del 13° "Rapporto sulla condizione assistenziale dei malati oncologici" realizzato da FAVO e molti altri attori, nel quale l'importanza dell'attenzione alla nutrizione è sempre ben rimarcata.