Patologia gastrointestinale
Sabato, 12 Aprile 2014

Tumore delle vie biliari avanzato: a chi proporre chemioterapia di seconda linea?

A cura di Giuseppe Aprile

Frutto di un'eccellente collaborazione tra giovani oncologi italiani coordinati da Lorenzo Fornaro ed Enrico Vasile, l'analisi multivariata indaga se vi siano fattori clinico-laboratoristici utili nella selezione del candidato a terapia di seconda linea per neoplasia biliare avanzata.

Fornaro L, et al. Multivariate prognostic factors analysis for second-line chemotherapy in advanced biliary tract cancer. Br J Cancer 2014; Apr 8, epub ahead of print.

Al fallimento della chemioterapia di prima linea, circa il 50% dei pazienti con neoplasia delle vie biliari avanzata mantiene un PS discreto. Tuttavia, l'eterogeneità della popolazione e la relativa bassa frequenza della patologia sono stati di ostacolo nella conduzione di trial clinici randomizzati di seconda linea.

In questo scenario ha le basi l'analisi retrospettiva recentemente pubblicata che si propone di verificare su una coorte di oltre 350 pazienti quali siano i fattori che condizionano PFS e OS. L'analisi multivariata è stata condotta con stepwise Cox proportional hazard regression modelling ed ha previsto una stratificazione per l'intensità del regime utilizzato in seconda linea (single-agent vs doppietta).

Nell'analisi multivariata i fattori associati a prolungata OS erano:

- PS 0 (HR 0.35, 95%CI 0.21-0.56)

- Ca 19.9 inferiore alla mediana (HR 0.57, 95%CI 0.37-0.89)

- PFS alla prima linea superiore ai 6 mesi (HR 0.63, 95%CI 0.42-0.95)

- precedente chirurgia sulla neoplasia primitiva (HR 0.6, 95%CI 0.39-0.94)

Inoltre, raggruppando i pazienti in categorie di rischio, si poteva creare un modello prognostico. La sopravvivenza mediana dei pazienti a basso rischio (0-1 fattori sfavorevoli) era 13.1 mesi, quella dei pazienti a rischio intermedio (2 fattori sfavorevoli) 6.6 mesi, quella dei pazienti con alto rischio (3-4 fattori sfavorevoli) inferiore ai 4 mesi.

PS ottimale, Ca 19.9 basso, beneficio dalla terapia di prima linea e precedente chirurgia sul primitivo possono essere semplici fattori clinico-laboratoristici da considerare nella scelta della proposta terapeutica di seconda linea per pazienti con neoplasia delle vie biliari avanzata.