Lo studio orientale di fase II testa la combinazione di chemioterapia, trastuzumab e atezolizumab nella patologia gastrica HER2 positiva e in un setting di malattia "delicato", dove l'obiettivo è ancora la guarigione.
Peng Z, et al. Atezolizumab and Trastuzumab Plus Chemotherapy for ERBB2-Positive Locally Advanced Resectable Gastric Cancer: A Randomized Clinical Trial. JAMA Oncol 2025 Apr 17:e250522. doi: 10.1001/jamaoncol.2025.0522. Epub ahead of print.
Nel turmore gastrico localmente avanzato (resecabile) con iperespressione di HER2 lo standard terapeutico attuale è la sola chemioterapia perioperatoria, L'aggiunta di HER2 inibitori al backbone di chemioterapia non ha dimostrato un chiaro vantaggio in sopravvivenza mentre l'aggiunta di immunoterapia, seppur abbia incrementato il tasso di rispsota e il rate di risposte patologiche (trial DANTE/FLOT8, KN 585 e MATTERHORN), non è ancora considerabile come uno schema di riferimento.
Lo studio orientale di fase II - condotto in open label centri oncologhici cinesi con accrual durato 18 mesi - ha arruolato 42 pazienti randomizzati 1:1 a ricevre chemioterapia con XELOX per 3 cicli + trastuzumab 6 mg/kg in preoperatorio e 5 in postoperatorio vs la stessa terapia con l'aggiunta di atezolizumab (1200 mg q3 settimane); rispettivamente identificati come braccio A e braccio B. Endpoint primario della sperimentazione era il tasso di rispsote patologiche complete dopo il completamento della terapia preoperatoria e la chirurgia radicale.
Nei 42 pazienti arruolati nello studio (21 per braccio), l'età mediana è stata di 61 anni (33-72) nel braccio A e di 65 (49-72) anni nel braccio B.
Il pCR rate è stato significativamente più altro nel braccio con l'immunoterapia: 38% vs 14%, con una differenza statisticamente significativa 90%CI, 1.3-44.7); si segnala che l'età inferiore ai 65 anni e l'istotipo intestinale erano fattori significativamente associati ad una più alta probabilità di pCR nel braccio che prevedeva l'immunoterapia.
Non abbiamo informazioni sui dati di efficacia: la event-free survival mediana, la disease-free survival mediana e la median OS non sono state raggiunte.
Non vi sono stati effetti collaterali inattesi con un rate di effetti collaterali paragonabili tra i due bracci di trattamento.
Gli interessanti risultati di questo piccolo studio di fase II, seppur ben condotto, non cambiano al momento la pratica clinica: anche nella malattia localmente avanzata resecabile HER 2 positiva lo standard resta la sola chemioterapia, seppure l'integrazione del HER2 inibitore nella strategia terapeutica sia da preferire se la malattia non è immediatamente resecabile. Nemmeno l'utilizzo in combinazione dell'immunoterapia è al momento raccomandabile, ma i risultati del trial nel braccio di associazione di chemioterapia, HER2 inibitore e immunoterapia - dove si registra un tasso di pCR cinque volte superiore rispetto a quello atteso con la sola chemioterapia - confermerebbero quelli del KN 585 condotto nel setting avanzato. Resta tuttavia da chiarire se questo vantaggio in risposta patologica potrà tradursi in un vantaggio in efficacia.
Inoltre, dovremo aspettare la sessione plenaria dell'ASCO 2025 per vedere la presentazione dei risultati del trial di fase III Matterhorn (press release positiva - che almeno crea aspettativa): il primo trial randomizzato che dimostra il vantaggio del trattamento immunoterapico nel setting perioperatorio.
Il futuro del trattamento della malattia localmente avanzata resecabile HER2 positiva, quindi, è in via di affinamento.