Patologia gastrointestinale
Mercoledì, 12 Luglio 2017

Vedo e prevedo: fattori prognostici nel tumore dello stomaco

A cura di Giuseppe Aprile

Sarebbero 12 - secondo gli autori - gli elementi da considerare per stimare la prognosi nei pazienti con neoplasia dello stomaco metastatica che devono affrontare una terapia sistemica di seconda linea. Con quali risvolti nella pratica clinica?

Fuchs CS, et al. Prognostic Factor Analysis of Overall Survival in Gastric Cancer from Two Phase III Studies of Second-line Ramucirumab (REGARD and RAINBOW) Using Pooled Patient Data. J Gastric Cancer 2017;17:132-44

Stimare la prognosi dei pazienti con malattia avanzata è sempre stata una sfida per l'oncologo medico. Spesso la predizione prognostica è un compito arduo, ma essenziale per programmare in modo efficace le cure migliori e pianificare l'assistenza adeguata per il paziente oncologico.

Al momento della progressione a un primo trattamento sistemico, la sopravvivenza mediana attesa per i pazienti con carcinoma gastrico avanzato è purtroppo breve e stimabile in pochi mesi. Di certo, vi è un impatto delle linee di trattamento successive, che consentono di migliorare la sopravvivenza mediana attesa di circa il 50%.

Due studi clinici randomizzati condotti in doppio cieco (REGARD e RAINBOW) hanno dimostrato in questo setting di malattia l'efficacia del ramucirumab - anticorpo monoclonale diretto contro VEGFR2 - sia somministrato come agente singolo (vs la sola terapia di supporto) che in combinazione al taxolo (vs il solo antiblastico).

Gli stessi autori si sono cimentati in una pool analysis dei dati dei pazienti inclusi nei due trial citati per analizzare le variabili cliniche e laboratoristiche la cui combinazione in un indice prognostico potesse meglio stimare l'evoluzione successiva della malattia e aiutasse a prevedere la sopravvivenza attesa. Le 41 variabili disponibili sono state dapprima testate in analisi univariata con un modello di Cox e quindi accorpate in un modello multivariato stepwise se significative.

Tra i 1020 pazienti randomizzati, 953 (93%) avevano disponibili i dati di tute le variabili analizzate. Sono stati identificati 12 fattori prognostici indipendenti per sopravvivenza overall:

1) presenza di malattia peritoneale; 2) ECOG PS 1; 3) presenza di neoplasia gastrica in sede; 4) tempo alla progressione in prima linea inferiore ai 6 mesi; 5) tumore indifferenziato; 6) ipoalbuminemia; 7) iposodiemia; 8) linfociti ridotti; 9) neutrofilia; 10) valore elevato di AST; 11) valore elevato di fosfatasi alcalina; 12) valore elevato di LDH. In analisi univariata, ognuno di queste variabili conferiva un aumento del rischio di morte superiore al 30% (con p significativa).

Inglobando tutti i parametri in un indice prognostico grafico (in questo caso non possiamo parlare di un vero e proprio nomogramma), si ottenevano 4 differenti categorie prognostiche:

0-2 fattori prognostici sfavorevoli (basso rischio): sopravvivenza mediana 14.5 mesi

3-4 fattori prognostici sfavorevoli (rischio medio): sopravvivenza mediana 10 mesi

5-6 fattori prognostici sfavorevoli (rischio moderato): sopravvivenza mediana 6.5 mesi

7+ fattori prognostici sfavorevoli (rischio alto): sopravvivenza mediana 3 mesi

Il modello complessivo ha un C-Index di Harrel pari a 0.66, 95%CI 0-64-0.68

 

 

Gli autori presentano un modello prognostico facilmente applicabile a pazienti con adenocarcinoma gastrico e della giunzione gastroesofagea in stadio IV che iniziano un trattamento di seconda linea.  Il modello permette di selezionare una coorte di pazienti - circa un quarto del totale - con una aspettativa di vita troppo breve per poter beneficiare di un successivo trattamento (ma per ottenere questo era proprio necessario un nuovo modello?)

Pur mantenendo il pregio della semplicità (per la stima sono sufficienti pochi dati clinici ed ematochimici) il prodotto tuttavia ha dei limiti: 1) categorizza in classi non continue; 2) è stato testato su pazienti inclusi in trial clinico e quindi selezionati per definizione; 3) non è stato validato da una casistica indipendente.

Nel frattempo, altri gruppi (italiani) stanno lavorando su nuovi nomogrammmi prognostici nel carcinoma gastrico avanzato: aspettate ESMO 2017 e avrete il GASTRIC Life...