Patologia mammaria
Giovedì, 08 Maggio 2025

Benefici della chirurgia profilattica in giovani donne BRCA-carrier e con diagnosi di carcinoma mammario

A cura di Fabio Puglisi

Lo studio esplora l'impatto delle chirurgie di riduzione del rischio, come la mastectomia bilaterale profilattica (Risk-Reducing Mastectomy, RRM) e la salpingo-ovariectomia bilaterale profilattica (Risk-Reducing Salpingo-Oophorectomy, RRSO), sulla sopravvivenza complessiva di giovani donne portatrici di mutazioni BRCA1 e BRCA2 con una diagnosi pregressa di carcinoma mammario. Questo studio rappresenta la più ampia analisi condotta finora in questa popolazione ad alto rischio, arruolando pazienti da 109 centri distribuiti in cinque continenti. Le evidenze riguardanti l'efficacia di queste strategie chirurgiche nel migliorare la sopravvivenza globale sono finora limitate, soprattutto nelle donne giovani, una popolazione che affronta non solo il rischio di recidiva del tumore primario, ma anche quello di sviluppare un secondo tumore primario. In questo contesto, l'analisi dei dati raccolti si propone di rispondere a una domanda cruciale: queste chirurgie preventive sono davvero in grado di modificare la storia naturale della malattia? La risposta a questa domanda viene esplorata con un disegno rigoroso e una coorte di oltre 5000 pazienti.

Blondeax E, et al. Association between risk-reducing surgeries and survival in young BRCA carriers with breast cancer: an international cohort study. Lancet Oncol 2025 (in press).

https://doi.org/10.1016/S1470-2045(25)00152-4

 

Lo studio, di tipo retrospettivo e multicentrico, ha coinvolto 5290 donne con mutazioni a significato patogenico o probabilmente patogenico di BRCA1, BRCA2 o di entrambi i geni, con diagnosi di carcinoma mammario invasivo (stadio I-III) all'età di ≤40 anni, tra il 2000 e il 2020.

Le pazienti incluse nel gruppo di intervento hanno ricevuto una mastectomia bilaterale  (Risk-Reducing Mastectomy, RRM) e/o una salpingo-ovariectomia bilaterale (Risk-Reducing Salpingo-Oophorectomy, RRSO) dopo la diagnosi di carcinoma mammario.

L'endpoint primario era la sopravvivenza globale (Overall Survival, OS), mentre gli endpoint secondari includevano la sopravvivenza libera da malattia (Disease-Free Survival, DFS), l'intervallo libero da tumore mammario (Breast Cancer-Free Interval, BCFI), l'incidenza di un secondo tumore mammario e l'incidenza di carcinoma ovarico o delle tube di Falloppio.

Le analisi statistiche sono state condotte utilizzando modelli di Cox con variabili tempo-dipendenti, includendo come covariate l'anno di diagnosi, la regione geografica e lo stato linfonodale. I modelli multivariati sono stati ulteriormente aggiustati per la presenza di recidive a distanza o di secondi tumori primari. Il follow-up mediano è stato di 8.2 anni (IQR 4.7–12.8), con una mediana di 5.1 anni dopo RRM e 4.9 anni dopo RRSO.

Delle 5290 pazienti arruolate, 2910 (55%) hanno eseguito RRM e 2782 (52.6%) RRSO.

La RRM è risultata associata a un miglioramento significativo della sopravvivenza globale rispetto al non intervento (adjusted Hazard Ratio, aHR 0.65; IC95% 0.53–0.78; OS media a 20 anni: 17.89 anni con RRM vs 16.65 anni senza RRM).

Analogamente, anche RRSO ha mostrato un vantaggio in termini di sopravvivenza globale (aHR 0.58; IC95% 0.48–0.71; OS media a 20 anni: 17.73 anni con RRSO vs 16.67 anni senza RRSO).

I benefici sono stati osservati indipendentemente dal gene BRCA mutato, dall'età alla diagnosi, dal sottotipo tumorale, dalla dimensione tumorale, dallo stato linfonodale, dall'uso della chemioterapia e dal timing del test BRCA. Non sono state osservate interazioni significative tra RRM e RRSO per quanto riguarda la sopravvivenza globale (p=0.83), mentre è emersa una significativa interazione per l'intervallo libero da tumore mammario (p=0.0063).

Questo ampio studio internazionale dimostra come le chirurgie di riduzione del rischio (RRM e RRSO) possano migliorare in modo significativo la sopravvivenza globale nelle giovani portatrici di mutazioni BRCA con una storia di carcinoma mammario, fornendo un razionale solido per il loro utilizzo nel contesto clinico.

Punti di Forza dello studio

  • Dimensione del campione elevata e distribuzione globale delle pazienti.
  • Follow-up prolungato (mediana di 8.2 anni).
  • Analisi multivariata robusta con aggiustamento per variabili cliniche e prognostiche.
  • Conferma dell'efficacia indipendente di RRM e RRSO, senza sovrapposizione di effetti.

Limiti dello studio

  • Disegno retrospettivo con possibili bias di selezione e trattamento.
  • Mancanza di dati sulla qualità di vita e sull'accettazione delle pazienti.
  • Assenza di informazioni sull'uso di terapie innovative (es. immunoterapia, inibitori CDK4/6, PARP inibitori).
  • Differenze geografiche nell'accesso alle chirurgie di riduzione del rischio.

I risultati di questo studio suggeriscono che l'integrazione di strategie di chirurgia preventiva potrebbe rappresentare uno standard di cura per le giovani portatrici di mutazioni BRCA, supportando decisioni informate e personalizzate nella pratica clinica.