Patologia mammaria
Domenica, 30 Marzo 2014

Biopsia del linfonodo sentinella nel carcinoma mammario: aggiornamento delle raccomandazioni ASCO

A cura di Fabio Puglisi

Sulla base delle nuove evidenze scientifiche, l'American Society of Clinical Oncoly aggiorna le raccomandazioni sulla tecnica del linfonodo sentinella in pazienti con carcinoma mammario in stadio precoce.

Lyman GH, et al. Sentinel Lymph Node Biopsy for Patients With Early-Stage Breast Cancer: American Society of Clinical Oncology Clinical Practice Guideline Update. J Clin Oncol 2014; [Epub ahead of print]

Le precedenti raccomandazioni ASCO sulla biopsia del linfonodo sentinella nel carcinoma mammario risalivano al 2005, anno in cui l'evidenza era fondata su un unico studio randomizzato (Veronesi U, et al. NEJM 2003) che, peraltro, era sottodimensionato per rispondere al quesito sull'overall survival. Da allora sono maturate ulteriori evidenze, analizzate e sintetizzate attraverso una revisione sistematica della letteratura scientifica.

I quesiti principali a cui si è cercato di rispondere sono i seguenti:

  • Come utilizzare in pratica clinica i risultati della biopsia del linfonodo sentinella?
  • Quale è il ruolo della biopsia del linfonodo sentinella in specifiche circostanze cliniche?
  • Quali sono i potenziali benefici e i potenziali danni associati alla biopsia del linfonodo sentinella?

Per ciascuna raccomandazione prodotta è stato fornito il livello di evidenza definito in termini di "qualità" e di "forza della raccomandazione".

 

 

Quesiti (Q) e raccomandazioni (R):
• Q1. Può la dissezione ascellare essere evitata in pazienti con linfonodi sentinella negativi (liberi da tumore)?
R1: La dissezione ascellare non dovrebbe essere effettuata in assenza di metastasi ai linfonodi sentinella (qualità dell'evidenza: alta; forza della raccomandazione: forte);
• Q2. La dissezione ascellare è necessaria in tutti i casi di linfonodi sentinella metastatici?
R2.1: La dissezione ascellare non dovrebbe essere raccomandata in pazienti con uno o due linfonodi sentinella metastatici e candidate a chirurgia conservativa e radioterapia con frazionamento convenzionale (qualità dell'evidenza: alta; forza della raccomandazione: forte);
R2.2: La dissezione ascellare dovrebbe essere offerta alle pazienti con metastasi ai linfonodi sentinella e candidate a mastectomia (qualità dell'evidenza: bassa; forza della raccomandazione: debole);
• Q3: La biopsia del linfonodo sentinella può essere proposta nelle seguenti circostanze cliniche?
R3.1: Nei tumori multicentrici può essere proposta (qualità dell'evidenza: intermedia; forza della raccomandazione: moderata);
R3.2: Nei carcinomi duttali in situ può essere proposta quando viene effettuata una mastectomia (qualità dell'evidenza: insufficiente; forza della raccomandazione: debole);
R3.3: Dopo chirurgia mammaria e/o ascellare può essere proposta (qualità dell'evidenza: intermedia; forza della raccomandazione: forte);
R3.4: Prima o dopo terapia preoperatoria/neoadiuvante può essere proposta, sebbene la procedura sembri meno accurata se effettuata dopo la terapia (qualità dell'evidenza: intermedia; forza della raccomandazione: moderata);

Nelle seguenti circostante c'è ancora evidenza insufficiente per modificare le raccomandazioni del 2005:
• Non indicazione alla biopsia del linfonodo sentinella a seguito di una diagnosi di:
o tumori localmente avanzati (T3/T4)
o carcinoma infiammatorio
o DCIS se pianificata una chirurgia conservativa
o gravidanza

Le seguenti raccomandazioni riguardo alla biopsia del linfonodo sentinella sono basate su studi randomizzati:

La dissezione ascellare non dovrebbe essere effettuata in assenza di metastasi ai linfonodi sentinella;

La dissezione ascellare non dovrebbe essere raccomandata in pazienti con uno o due linfonodi sentinella metastatici e candidate a chirurgia conservativa e radioterapia con frazionamento convenzionale;

La dissezione ascellare dovrebbe essere offerta alle pazienti con metastasi ai linfonodi sentinella e candidate a mastectomia.