Patologia mammaria
Martedì, 23 Dicembre 2014

Cosa c'entra Maastricht con il carcinoma mammario?

A cura di Fabio Puglisi

La ricerca clinica sul carcinoma mammario utilizza diversi tipi di endpoint e non sempre la loro definizione è chiara o univoca. Cosa ne può derivare? In primis, la difficoltà di confrontare i risultati dei diversi studi.
Ventiquattro esperti internazionali si riuniscono a Maastricht e provano a fissare le regole per uniformare le definizioni dei possibili eventi dopo una diagnosi di carcinoma mammario in stadio precoce. E' accordo plurilaterale.

Moossdorff M, et al.Maastricht delphi consensus on event definitions for classification of recurrence in breast cancer research. J Natl Cancer Inst 2014; 7:106(12).

"Breast cancer–free interval" e "disease-specific survival" hanno lo stesso significato? Queste e altre domande possono presentarsi quando si legge la letteratura scientifica sul carcinoma mammario. La risposta non è sempre disponibile dal momento che alcuni studi non forniscono una definizione degli endpoint. Inoltre, talvolta, le definizioni fornite dai diversi studi non coincidono.

Anche quando un endpoint si basa su un determinato evento (es. recidiva locale), le specifiche componenti  dell'evento stesso (es. carcinoma mammario a livello cutaneo, metastasi ai linfonodi controlaterali) possono variare, generando inconsistenza e difficoltà nel confrontare i risultati.

 

Se poi il numero di eventi attesi in uno studio è basso, come succede dopo una diagnosi di carcinoma mammario in stadio precoce, aggiungere od omettere una componente (es. conteggiare una diagnosi di LCIS quale evento locale) può avere un peso sproporzionato nella valutazione dell'outcome

Al fine di generare un consenso sulle diverse definizioni di evento dopo diagnosi di carcinoma mammario in stadio precoce, è stato formato un gruppo di esperti internazionali che si sono confrontati attraverso dei questionari online e mediante un incontro. 

Gli esperti provenivano da diverse discipline:

  • Chirurgo: 8
  • Epidemiologo: 1
  • Oncologo medico: 8
  • Patologo: 1
  • Radioterapista: 5
  • Altra disciplina: 1

In termini di provenienza geografica la composizione era la seguente:

  • Australia: 2
  • Europa: 12
  • Nord America: 10

Un consenso è stato raggiunto su 134 punti relativi a 4 categorie. In sintesi, c'è stato accordo sulle seguenti definizioni:

  • Evento locale*: qualsiasi diagnosi di carcinoma mammario, infiltrante o in situ, su mammella ipsilaterale o su cute/sottocute skin della parete toracica ipsilaterale.
  • Secondo primitivo mammario: qualsiasi diagnosi di carcinoma mammario su mammella controlaterale.
  • Eventi regionali: diagnosi di carcinoma mammario nei linfonodi ipsilaterali (ascellari, infra- e sovraclaveari, mammari interni/parasternali, intramammari).
  • Evento a distanza: diagnosi di carcinoma mammario in qualsiasi sede non indicata nelle definizioni precedenti (es. metastasi nei linfonodi controlaterali, presenza di carcinoma mammario a livello sternale).

*Non devono essere considerati eventi locali: LCIS, tumori fillodi e qualsiasi altra lesione benigna.

La definizione degli eventi dopo diagnosi di carcinoma mammario precoce deve essere standardizzata e condivisa tra i ricercatori al fine di consentire il confronto dei risultati di studi diversi.

Il termine evento deve essere preferito al termine recidiva, dal momento che il primo è più oggettivo e non fa riferimento all'etiologia.

Il raggruppamento in quattro categorie (evento locale, secondo primitivo mammario, evento regionale ed evento a distanza) semplifica la classificazione e garantisce maggiore uniformità nella presentazione dei risultati.