Patologia mammaria
Martedì, 06 Giugno 2023

Dorico, ionico o corinzio?

A cura di Fabio Puglisi

Ovviamente parliamo di capitelli, ma perchè?

L'attivazione del pathway di AKT è implicata nella resistenza alla terapia endocrina. Leggiamo quindi con interesse i dati dello studio CAPItello-291 su efficacia e sicurezza dell'inibitore di AKT capivasertib in aggiunta alla terapia con fulvestrant in pazienti con diagnosi di carcinoma mammario avanzato HR-positivo/HER2-negativo.

Turner NC, et al. Capivasertib in Hormone Receptor-Positive Advanced Breast Cancer. N Engl J Med 2023;388):2058-2070. 

 

Disegno dello studio: fase 3, randomizzato, in doppio cieco.


Popolazione: uomini e donne sia in pre-, peri- e post-menopausa, con diagnosi di carcinoma mammario in stadio avanzato HR+/HER2-, e malattia recidivata o in progressione durante o dopo il trattamento con un inibitore dell'aromatasi +/- inibitori di CDK4/6. 


Randomizzazione (1:1): capivasertib più fulvestrant vs placebo più fulvestrant. 
Endpoint primari: sopravvivenza libera da progressione (PFS) sia nell'intera popolazione e nei pazienti con alterazioni tumorali del pathway AKT (PIK3CA, AKT1 o PTEN). 

Complessivamente, sono stati randomizzati 708 pazienti; 289 (40.8%) avevano alterazioni nel pathway AKT e 489 (69.1%) avevano già ricevuto un inibitore di CDK4/6 nel setting avanzato. Nell'intera popolazione, la mediana di PFS è stata di 7.2 mesi nel gruppo capivasertib-fulvestrant, rispetto ai 3.6 mesi nel gruppo placebo-fulvestrant (hazard ratio per progressione o morte, 0.60; intervallo di confidenza al 95% [CI], 0.51-0.71; P<0.001). Nella popolazione con alterazioni nel pathway AKT, la mediana di PFS è stata di 7.3 mesi nel gruppo capivasertib-fulvestrant, rispetto a 3.1 mesi nel gruppo placebo-fulvestrant (hazard ratio, 0.50; CI 95%, 0.38-0.65; P<0,001). Gli eventi avversi di grado ≥3 più frequenti nei pazienti che ricevevano capivasertib-fulvestrant sono stati rash (12.1% vs 0.3%, capivasertib-fulvestrant vs placebo-fulvestrant) e diarrea (in 9.3% vs 0.3%). Gli eventi avversi che hanno portato alla interruzione del trattamento sono stati riportati nel 13% dei pazienti che ricevevano capivasertib e nel 2.3% di quelli che ricevevano placebo.

Lo studio CAPItello-291 è un trial randomizzato di fase 3, in doppio cieco, che ha mostrato un beneficio dall'aggiunta di capivasertib alla terapia in termini di sopravvivenza libera da progressione in pazienti con diagnosi di carcinoma mammario avanzato, HR+/HER2-, in progressione durante una terapia precedente con inibitori dell'aromatasi +/- inibitori di CDK4/6.
 
Diarrea e rash cutaneo sono stati gli eventi avversi più comuni nel braccio con capivasertib ma le interruzioni del trattamento a causa di eventi avversi sono state relativamente limitate.

Le analisi esplorative nella popolazione senza alterazioni nel percorso AKT hanno mostrato che il capivasertib ha attività anche al di fuori dei tumori con alterazioni nel pathway AKT, in linea con quanto osservato in modelli preclinici.  
Il trattamento con capivasertib-fulvestrant ha migliorato l’outcome indipendentemente dalla precedente esposizione a un inibitore di CDK4/6.