Patologia mammaria
Martedì, 06 Aprile 2021

Il trattamento del carcinoma mammario luminale metastatico: sguardo a Nord Est

A cura di Fabio Puglisi

Pur essendo riconosciuto il ruolo della combinazione di trattamento endocrino con inibitori di CDK4/6 nel trattamento di I linea del carcinoma mammario luminale, la letteratura è carente di confronti testa a testa tra le diverse opzioni terapeutiche.
Uno studio osservazionale su oltre 700 pazienti, condotto tra le sedi di Udine e Aviano (PN), offre spunti interessanti attraverso l’analisi di una casistica real world.

Basile D, et al. First- and second-line treatment strategies for hormone-receptor (HR)-positive HER2-negative metastatic breast cancer: A real-world study. Breast 2021;57:104-112.

La terapia endocrina associata agli inibitori delle chinasi ciclino-dipendenti 4/6 (CDK4 / 6i) rappresenta il trattamento standard per il carcinoma mammario luminale in stadio avanzato. Tuttavia, mancano ancora confronti prospettici testa a testa fra le diverse opzioni di prima linea, ed è ancora cruciale definire la migliore strategia di sequenza terapeutica. 

Uno studio osservazionale retrospettivo ha analizzato consecutivamente una coorte di 717 pazienti con diagnosi di carcinoma mammario luminale in stadio metastatico trattate tra il 2008 e il 2020 presso i Dipartimento di Oncologia Medica di Aviano e di Udine. 

Le differenze nei diversi indicatori di outcome (overall survival: OS; progression free survival: PFS; post-progression survival: PPS) tra i diversi gruppi di trattamento sono state analizzate mediante log-rank test. Inoltre, è stato calcolato l’attrition rate (AR) tra la prima e la seconda linea di trattamento.  L’AR è stato definito come il tasso di pazienti che hanno ricevuto una terapia di prima linea ma che, al momento della progressione di malattia, non hanno potuto ricevere un ulteriore trattamento a causa della stessa progressione, della morte, della tossicità, o per altre condizioni cliniche. 

Sample size: 717 pazienti. Follow-up mediano: 72.8 mesi

Caratteristiche principali della popolazione in studio:

  • Malattia de novo: 29% 
  • Stato post-menopausale: 78% 
  • ECOG PS >1: 15%
  • Malattia viscerale: 49%
  • Malattia non-viscerale: 20%
  • Malattia bone-only: 30% 
  • Sedi di metastasi ≥3: 26% 
  • Numero di lesioni metastatiche ≥5: 66% 
  • Strategia di trattamento alla prima linea:  
    • endocrinoterapia (49%)
    • chemioterapia (31%) 
    • endocrinoterapia-CDKi (20%)
  • Strategia di trattamento alla seconda linea:  
    • endocrinoterapia (33%)
    • chemioterapia (33%) 
    • endocrinoterapia-CDKi (8%)
  • Attrition rate:
    • complessivo (10%)
    • chemioterapia (7%)
    • endocrinoterapia (8%)
    • endocrinoterapia-CDKi (17%)

Misure di outcome:

  • PFS1 mediana (mPFS1): 14.96 mesi (25mo-75mo percentile: 6.77-28.27)
  • PFS2 mediana (mPFS2): 7.07 mesi (25mo-75mo percentile: 3.39-13.71) 
  • PPS1 mediana: 28.44 mesi (25mo-75mo percentile: 11.97-46.92)
  • OS mediana: 47.15 mesi (25mo-75mo percentile: 22.88-77.52).

Analisi multivariata: 

  • In prima linea, il trattamento con endocrinoterapia-CDKi ha mostrato mPFS1 e OS migliori rispetto alla sola endocrinoterapia o alla chemioterapia. 
    • PFS1: rispetto alla combinazione endocrinoterapia-CDKi (riferimento)
      • HR 1.94, p < 0.001, 95%IC 1.37-2.73 per l'endocrinoterapia da sola
      • HR 1.93, p < 0.001, 95%IC 1.36-2.75 per la chemioterapia
  • In seconda linea, il trattamento con endocrinoterapia-CDKi ha mostrato una mPFS2 migliore rispetto ad endocrinoterapia e chemioterapia. 
  • Come era da attendersi, in prima linea, la combinazione endocrinoterapia-CDKi ha prodotto una mPFS più elevata rispetto a quanto osservato in seconda linea. 
  • D’altro canto, la prima linea con endocrinoterapia-CDKi è risultata associata a una mPPS peggiore rispetto alla prima linea con chemioterapia o con sola endocrinoterapia. 
  • In secondo luogo, la prima linea con endocrinoterapia-CDKi seguita da chemioterapia si è associata a una OS peggiore rispetto alla prima linea con endocrinoterapia-CDKi seguita da endocrinoterapia.

La terapia endocrina di prima linea combinata con gli inibitori di CDK4/6 rappresenta lo standard nel trattamento del carcinoma mammario metastatico luminale. 

Pur con i limiti di un disegno retrospettivo, l'impatto significativo della combinazione di terapia endocrina e inibitori di CDK4 6i è stato evidenziato dall’analisi di una coorte omogenea “real world”. 

Lo studio ha, inoltre, suggerito un ruolo preminente per l’endocrinoterapia dopo una prima linea con inibitori di CDK4/6, supportando il valore della modifica dell’agente endocrino nel superamento di potenziali meccanismi di resistenza e nel ripristino della risposta clinica. In tal modo, una strategia endocrina sequenziale può consentire di posticipare ulteriormente l’avvio di un trattamento chemioterapico.