Patologia mammaria
Lunedì, 03 Marzo 2014

La biopsia delle metastasi da carcinoma mammario

A cura di Fabio Puglisi

Lo studio ConvertHER (GEICAM 2009-03) è uno studio prospettico che supporta l'indicazione ad effettuare la biopsia delle metastasi da carcinoma mammario.

de Dueñas EM, et al. Prospective evaluation of the conversion rate in the receptor status between primary breast cancer and metastasis: results from the GEICAM 2009-03 ConvertHER study. Breast Cancer Res Treat 2014;143:507-15.

In letteratura, sono riportate diverse percentuali di discordanza nell'espressione dei recettori ormonali (ER e PgR) e dello stato di HER2 tra il campione da carcinoma mammario primitivo e il campione delle rispettive sedi metastatiche. Di seguito, alcune possibili spiegazioni di tale fenomeno:

  • selezione clonale in corso di crescita tumorale e per effetto del trattamento;
  • espressione eterogenea del recettore nell'ambito del tessuto tumorale;
  • ragioni tecniche (processazione e valutazione del campione bioptico).

Lo studio ConvertHER (GEICAM 2009-03) è uno studio prospettico, multicentrico, condotto su 196 pazienti (184 valutabili) con diagnosi di recidiva da carcinoma mammario. La valutazione dell'espressione dei recettori ormonali (ER, PgR, HER2) è stata effettuata dal laboratorio locale e, in cieco, presso un laboratorio centralizzato. Inoltre, lo studio prevedeva la rilevazione del trattamento prescritto dal medico del Centro e pianificato sulla base dei risultati ottenuti presso il laboratorio locale.

 

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 I tassi di conversione (variazione dell'espressione dei recettori) tra primitivo e metastasi sono riportati di seguito per ciascuno dei recettori. Si noti come la conversione maggiore sia stata osservata a seguito dell'analisi effettuata presso il laboratorio locale rispetto a alla valutazione centralizzata: HER2 16 vs 3%, ER 21 vs 13%, PR 35 vs 28%.

I risultati sono stati confrontati con quelli di altri due studi prospettici, lo studio Brits (Breast Cancer Research 2010) e lo studio Destiny (Journal of Clinical Oncology 2012), riportando risultati comparabili in funzione della revisione centralizzata dei preparati.

L'oncologo ha modificato il suo piano terapeutico nell'8% dell'intera casistica e nel 31% dei casi in cui si è verificato un cambiamento del sottotipo tumorale. Modifiche nella scelta terapeutica sono state adottate nel 14% dei casi dello studio Destiny e nel 17% dei casi nello studio Brits.

Nel 4% dei casi dello studio ConvertHER la diagnosi di metastasi non è stata confermata dalla biopsia (tasso che arriva fino al 10% negli altri studi).

 

Lo studio ConvertHER è lo studio più numeroso fra quelli pubblicati ad aver analizzato in modo prospettico le variazioni di espressione recettoriale tra campione di carcinoma mammario primitivo e metastasi corrispondente. Dai risultati emerge l'importanza di suggerire la biopsia della sede metastatica al fine di ottenere una diagnosi di certezza e per ottimizzare il trattamento.