Patologia mammaria
Martedì, 27 Novembre 2018

Durata della gravidanza e rischio di carcinoma mammario

A cura di Fabio Puglisi

Esiste una relazione tra durata della gravidanza e rischio di carcinoma mammario? La letteratura è complessa ma uno studio suggerirebbe di sì.

Swerdlow AJ, et al. Maternal breast cancer risk in relation to birthweight and gestation of her offspring. Breast Cancer Res 2018;20(1):110.

La parità e l'età alla prima gravidanza sono fattori di rischio definiti per carcinoma mammario. Tuttavia, riguardo ad altre caratteristiche della gravidanza, i dati in letteratura sono ancora incerti e talvolta contraddittori.

Attraverso uno studio di coorte su 83.451 donne della popolazione generale del Regno Unito, per le quali si disponeva di informazioni dettagliate su ciascuna gravidanza e su diversi fattori potenzialmente confondenti, è stata analizzata l’associazione tra durata della gestazione e peso alla nascita della prole con il rischio di sviluppare un carcinoma mammario, correggendo per una serie di fattori di rischio non riproduttivi e riproduttivi, a differenza di quanto analizzato da studi precedenti anche di grandi dimensioni.

Un’associazione inversa significativa è stata evidenziata tra durata della gestazione alla prima gravidanza e il rischio di carcinoma mammario in pre-menopausa:

  • hazard ratio (HR) per una gestazione di 26-31 settimane rispetto a una gestazione di 40-41 settimane (gruppo di riferimento) = 2.38, 95 % IC 1,26-4,49), p = 0,03;

Il rischio è risultato aumentato in modo significativo in madri di primogeniti con alto peso alla nascita (≥ 4500 g rispetto a 3000-3499 g, il gruppo di riferimento):

  • HR per carcinoma mammario in generale = 1.53, IC 95% 1.06-2.21.

Lo studio fornisce evidenza riguardo all’associazione tra gestazione breve e rischio aumentato di carcinoma mammario, almeno in pre-menopausa.

Dal punto di vista patogenetico, è ipotizzabile che la stimolazione ormonale e la proliferazione dell’epitelio della ghiandola mammaria, presenti nelle fasi iniziali della gravidanza, non siano controbilanciate dalla differenziazione tipica delle farsi più tardive.

Inoltre, il maggior peso alla nascita dei primogeniti è verosimilmente associato a un maggior rischio di carcinoma mammario in quanto correlato con i livelli di estrogeni e di insulin-like growth factor 1.