Patologia mammaria
Lunedì, 14 Settembre 2020

La biologia perfeziona la prognosi nel carcinoma mammario metastatico de novo

A cura di Fabio Puglisi

Lo studio ha indagato il valore prognostico di fattori biologici, tra cui grado istologico, lo stato dei recettori estrogenici (ER) e dei recettori progestinici (PgR), e lo stato di HER2 nel carcinoma mammario in stadio IV de novo

Zhen-Yu He, et al.. Incorporation of biologic factors for the staging of de novo stage IV breast cancer. Npg Breast Cancer 2020 (in press).

 

 

 

Una limitazione dell'8° edizione dell'AJCC è che è limitata a pazienti con carcinoma mammario non metastatico. È fondamentale indagare se i fattori biologici basati su questa edizione possano essere applicati anche al carcinoma mammario in stadio IV de novo

Uno studio ha analizzato i dati provenienti da una coorte del programma SEER per studiare l'effetto prognostico di fattori biologici in pazienti con carcinoma mammario in stadio IV de novo

Lo studio ha indagato il valore prognostico di fattori biologici, tra cui grado istologico, lo stato dei recettori estrogenici (ER) e dei recettori progestinici (PgR), e lo stato di HER2 nel carcinoma mammario in stadio IV de novo

L’analisi è stata condotta su dati del database SEER acquisiti tra il 2010 e il 2014. 

I risultati dello studio potrebbero avere potenziali implicazioni cliniche nell'attuale era della terapia personalizzata. 

In totale, sono stati analizzati i dati di 8725 pazienti con una mediana di sopravvivenza specifica per carcinoma mammario (breast cancer specific survival, BCSS) a 3 anni del 52,6%. Lo studio ha mostrato che la BCSS mediana era inferiore a 20 mesi in pazienti con carcinoma mammario triplo negativo, indipendentemente dal grado istologico.

Il grado istologico elevato, la negatività per HER2 e per i recettori ormonali sono risultati predittivi di una BCSS inferiore in analisi multivariata. 

È stato definito uno score che ha separato le pazienti in quattro categorie di rischio: 1 punto per il grado 3, 1 punto se negatività del recettore ormonale e 1 punto se stato di HER2 negativo. La BCSS a 3 anni è stata del 76,3%, 64,5%, 48,5% e 23,7% nei pazienti con 0, 1, 2 e 3 punti, rispettivamente, con una BCSS mediana di 72, 52, 35 e 16 mesi, rispettivamente (P <0,001). 

In analisi multivariata, lo score è risultato essere un fattore prognostico indipendente per BCSS. I pazienti con un punteggio di rischio più elevato avevano una BCSS inferiore. Le analisi di sensibilità hanno replicato risultati simili dopo la stratificazione in base allo stadio del tumore, allo stato linfonodale, ai siti di metastasi a distanza e al numero di metastasi a distanza. 

Un sistema di stadiazione basato su uno score di rischio che includa il grado istologico, lo stato dei recettori ormonali e lo stato di HER2 ha mostrato risultati promettenti per la stratificazione prognostica del carcinoma mammario in stadio IV de novo.

I risultati vanno letti tenuto conto dei possibili limiti dell’analisi. Innanzitutto, il database SEER non dispone di dettagli sufficienti sul regime chemioterapico, sulla terapia endocrina e sulla terapia anti-HER2. In secondo luogo, anche le comorbidità e lo stato di prestazione non sono registrati nel database SEER. In terzo luogo, lo studio ha utilizzato la BCSS per neutralizzare qualsiasi effetto confondente derivante dalla morte non correlata al carcinoma mammario. Inoltre, il programma SEER manca di una revisione centralizzata dei fattori biologici considerati nello score di rischio, il che potrebbe potenzialmente portare a una classificazione errata del sistema di score. Infine, il periodo di follow-up mediano è relativamente breve (29 mesi), il che potrebbe aver nascosto alcuni effetti minori a lungo termine.

In sintesi, il sistema di stadiazione proposto in questo studio potrebbe essere utile per una stratificazione più dettagliata del carcinoma mammario in stadio IV de novo e riflettere il risultato del trattamento personalizzato. Ulteriori studi che coinvolgano più pazienti osservate per periodi più estesi sono necessari per confermare l'effetto prognostico e la validità dello score prognostico.