Lo studio analizza il ruolo della tomografia a emissione di positroni (PET) mirata al recettore degli estrogeni (ER) utilizzando il tracciante 16α-18F-fluoro-17β-estradiolo (FES) per la stadiazione iniziale e la valutazione di recidive sospette in pazienti con carcinoma mammario localmente avanzato (LABC) ER-positivo.
Ulaner GA, et al. ER-Targeted PET for Initial Staging and Suspected Recurrence in ER-Positive Breast Cancer. JAMA Netw Open 2024;7(7):e2423435.
Il carcinoma mammario localmente avanzato e le recidive sospette richiedono una stadiazione sistemica accurata per determinare l'estensione della malattia e pianificare il trattamento. Le linee guida attuali raccomandano la tomografia computerizzata (CT) del torace, dell'addome e del bacino con scintigrafia ossea o, in alternativa, la PET con fluorodeossiglucosio (FDG) come modalità di imaging. Recentemente, la PET mirata al recettore degli estrogeni (ER) con FES è stata approvata dalla FDA, offrendo un potenziale valore in diversi scenari clinici. Questo studio ha confrontato l'efficacia della PET/TC con FES con l'imaging standard, utilizzando l'accertamento istopatologico come riferimento.
Obiettivo primario: tasso di rilevamento delle metastasi a distanza tra la PET/TC con FES e l'imaging tradizionale (SOC = standard of care) in pazienti con carcinoma mammario localmente avanzato (LABC) ER-positivo alla diagnosi e nel sospetto di recidiva. Lo studio è stato disegnato come un trial di fase 2, monocentrico, e condotto dal gennaio 2021 al settembre 2023. Eventuali lesioni sospette sottoposte a biopsia per la conferma istopatologica.
In tutti i casi l'imaging SOC e la PET/TC con FES sono stati effettuati entro 14 giorni, senza terapie intermedie. La PET/TC con FES è stata eseguita secondo gli standard della Society of Nuclear Medicine and Molecular Imaging. I risultati dell'imaging sono stati interpretati da medici certificati, in cieco rispetto all'altra modalità di imaging utilizzata ma non alle informazioni cliniche. L'analisi statistica ha utilizzato il test di McNemar per confrontare i tassi di rilevamento tra FES PET/TC e l'imaging SOC.
Lo studio ha incluso 124 pazienti, in due coorti da 62 pazienti ciascuna.
Nella coorte 1, che comprendeva pazienti con LABC, la PET/CT con FES ha rilevato 11 lesioni vere positive su 14, mentre l'imaging SOC ne ha rilevate 12 (P > .99).
Nella coorte 2, che comprendeva pazienti con sospetta recidiva, la PET/CT con FES ha rilevato 18 lesioni vere positive su 23, mentre l'imaging SOC ne ha rilevate 16 (P = .77).
Tra le pazienti con carcinoma lobulare invasivo, la PET/CT con FES ha mostrato una tendenza a rilevare più lesioni rispetto all'imaging SOC (9 vs 5, P = .29), ma senza significatività statistica. Complessivamente, il valore predittivo positivo della PET/CT con FES è stato del 96.7%, rispetto all'82.4% dell'imaging SOC. La PET/CT con FES ha mostrato meno falsi positivi rispetto all'imaging SOC (1 vs 6, P = .13).
La PET/TC con FES non ha mostrato differenze significative rispetto all'imaging tradizionale nella rilevazione delle metastasi a distanza o delle recidive in pazienti con carcinoma mammario ER-positivo.
La PET/TC con FES potrebbe essere considerata per la stadiazione sistemica al momento della diagnosi iniziale del LABC e per la valutazione delle recidive sospette, soprattutto nei pazienti con carcinoma lobulare invasivo, dove la avidità del FDG è inferiore. Tuttavia, queste osservazioni andrebbero confermate da studi futuri.
I punti di forza dello studio includono il disegno prospettico e la conferma istopatologica dei risultati dell'imaging, inoltre la PET/TC con FES ho prodotto meno falsi positivi rispetto all’imaging standard. Le limitazioni comprendono la casistica monocentrica e il numero inferiore di eventi registrati rispetto alle ipotesi iniziali, che hanno influenzato la potenza per gli obiettivi primari. Inoltre, lo studio non ha raccolto dati sul possibile impatto dal punto di vista gestionale.