Patologia mammaria
Martedì, 28 Gennaio 2020

È possibile predire le recidive tardive da carcinoma lobulare?

A cura di Fabio Puglisi

L’identificazione di fattori predittivi del rischio di recidiva a lungo termine dopo diagnosi di carcinoma mammario con istotipo lobulare infiltrante riveste notevole importanza clinica.
Uno studio condotto presso l’Istituto Europeo di Oncologia di Milano valuta il valore di uno score prognostico basato su caratteristiche cliniche e patologiche.

Conforti F, et al. Endocrine-responsive lobular carcinoma of the breast: features associated with risk of late distant recurrence. Breast Cancer Res 2019;21(1):153.

Studio retrospettivo condotto su una serie consecutiva di pazienti con carcinoma mammario lobulare infiltrante luminale operate allo IEO (Istituto Europeo di Oncologia) di Milano tra il 1994 e il 2010 per le quali era stata pianificata una terapia endocrina della durata di 5 anni.

Obiettivo principale: identificazione di fattori prognostici in grado di predire il rischio a partire da 5 anni dopo la chirurgia radicale.
Endpoint primario: incidenza cumulativa di metastasi a distanza (CI-DM) dal 5° anno dopo la chirurgia

Inoltre, si è cercato di valutare il valore aggiunto rispetto a uno score clinico validato, il Clinical Treatment Score dopo 5 anni (CTS5) costruito sulla base di informazioni riguardo allo stato linfonodale, al tumor size, al grado e all'età della paziente.

Un totale di 1872 pazienti hanno soddisfatto i criteri di inclusione, con un follow-up mediano di 8.7 anni.
Un tumor size elevato e uno stato linfonodale positivo sono risultati associate in modo statisticamente significativo con il rischio di recidiva a distanza, con un valore prognostico minore per lo stato linfonodale nel periodo di follow-up tardivo (DM-HR, 3.21; 95% CI, 2.06–5.01) rispetto ai primi 5 anni di follow-up (DM-HR, 9.55; 95% CI, 5.64–16.2; test di eterogeneità p value 0.002).
Livelli elevati di Ki-67 hanno mostrato un significato prognostico statisticamente significativo anche dopo i 5 dalla chirurgia (DM-HR, 1.81; 95% CI 1.19–2.75), e hanno ulteriormente stratificato la prognosi delle pazienti classificate in base allo stato linfonodale.

Lo score combinato ottenuto integrando Ki-67 e CTS5 (KiCTS5) ha prodotto tre categorie a prognosi differente in termini di rischio assoluto di metastasi a distanza a 5 anni:

  • KiCTS5 basso: 1.9% (95% CI, 0.7–4.2)
  • KiCTS5 intermedio: 4.8% (95% CI, 2.7–7.9)
  • KiCTS5 alto: 12.8% (95% CI, 9.3–16.8)

Uno score combinato, ottenuto integrando uno score clinico precedentemente validato (Clinical Treatment Score dopo 5 anni: CTS5) e i valori di Ki-67, ha mostrato una forte associazione con il rischio di recidiva a lungo termine.

Se confermata da una validazione prospettica, tale modalità di predire il rischio di recidiva dopo 5 anni dalla diagnosi potrebbe avere diverse implicazioni cliniche:

  1. Stima prognostica ed eventuale potenziamento della terapia adiuvante per i casi ad alto rischio (estensione del trattamento sistemico oltre i 5 anni);
  2. Personalizzazione del follow-up (es. definizione della durata dei controlli supervisionati dall’oncologo medico o affidati al Medico di medicina generale);
  3. Disegno e interpretazione degli studi clinici (es. stima degli eventi nel tempo, analisi della maturità degli studi, ecc.).