Patologia polmonare
Martedì, 24 Giugno 2014

Fumare fa male... e al mattino ancora di più!

A cura di Massimo Di Maio

Un interessante studio pubblicato sul JNCI suggerisce che chi fuma subito dopo essersi svegliato potrebbe essere più a rischio di sviluppare un tumore del polmone... Non solo in chi fuma molto, ma anche in chi fuma poco...

Gu F, et al. Time to smoke first morning cigarette and lung cancer in a case-control study. J Natl Cancer Inst. 2014 Jun 19;106(6).

La relazione tra la quantità di sigarette fumate e il rischio di tumore al polmone è nota da diversi decenni. Evidentemente, peraltro, non è il solo numero di sigarette a predire in maniera accurata il rischio di sviluppare la neoplasia.

Basandosi sui dati di uno studio caso-controllo condotto in Italia, lo studio EAGLE (Environment and Genetics in Lung Cancer Etiology), i ricercatori di Bethesda hanno valutato la correlazione tra il TTFC (time to first cigarette of the day) e il rischio di tumore del polmone.

L'analisi pubblicata su JNCI è basata sui dati di 3249 fumatori (ex o attuali), in particolare 1812 casi (con diagnosi di tumore del polmone) e 1437 controlli.

I soggetti sono stati divisi in categorie sulla base dell'intervallo tra la sveglia e la prima sigaretta del giorno (meno di 5 minuti; 6-30 minuti; 30-60 minuti; più di un'ora). Rispetto a quest'ultima categoria, chi fuma prima ha un rischio aumentato di tumore al polmone: Odds Ratio pari a 2.57 per chi fuma dopo 30-60 minuti, 2.27 per chi fuma dopo 5-30 minuti, e 3.50 per chi fuma entro 5 minuti dalla sveglia (P per il trend < 0.0001).

In ciascuna categoria di soggetti definita sulla base del numero complessivo di sigarette fumate, il gruppo di soggetti che fuma prima dopo la sveglia è costantemente più a rischio di sviluppare un tumore del polmone.

I risultati di Gu e colleghi sono molto interessanti, pur essendo originati da uno studio caso-controllo che presenta possibili limitazioni metodologiche (non ultimo, il fatto che l'informazione sul tempo trascorso tra la sveglia e la prima sigaretta non era raccolto prospetticamente ma affidata ad una singola domanda di un questionario).

D'altra parte, è interessante interrogarsi sulle possibili spiegazioni del dato (un tempo più corto tra la sveglia e la prima sigaretta potrebbe essere dettato da differenze nel metabolismo del tabacco, nonché essere associato all'abitudine a una maggiore inalazione, a parità di sigarette fumate).

Dal punto di vista pratico, la variabile studiata (TTFC) potrebbe essere d'aiuto nell'identificare meglio i soggetti a rischio di sviluppare un tumore del polmone e quindi a realizzare screening mirati per i soggetti ad alto rischio.

Fermo restando che... il miglior comportamento rimane, ovviamente, smettere di fumare!