Patologia polmonare
Sabato, 15 Marzo 2014

L'esposizione al fumo passivo riduce la cessazione del fumo in chi ha avuto un tumore del polmone

A cura di Massimo Di Maio

Nell'edizione del 20 febbraio del Journal of Clinical Oncology, sono stati pubblicati gli interessanti risultati di uno studio canadese, che ha descritto l'associazione tra l'esposizione al fumo passivo e una ridotta chance di cessazione dell'abitudine al fumo dopo la diagnosi di tumore del polmone.

Eng L et al. Second-hand smoke as a predictor of smoking cessation among lung
cancer survivors. J Clin Oncol 2014; 32(6):564-70.

 

Vari studi hanno evidenziato che, nei soggetti fumatori, la chance di smettere di fumare è minore se il soggetto è esposto, a casa o nell'ambiente di lavoro, a fumo passivo. La cessazione del fumo è raccomandata al momento della diagnosi di neoplasia polmonare, ma nessuno studio aveva esplicitamente indagato l'associazione tra fumo passivo e interruzione dell'abitudine al fumo.

I ricercatori del Princess Margaret Hospital di Toronto, in Canada, hanno studiato prospetticamente tutti i pazienti con diagnosi di neoplasia polmonare, in qualsiasi stadio di malattia, tra il 2006 ed il 2011, valutando nel dettaglio l'esposizione al fumo e l'eventuale cessazione del fumo.

 


Su un totale di 721 pazienti analizzati, 242 erano fumatori al momento della diagnosi (gli altri avevano già smesso in precedenza, o erano "never smokers"). Complessivamente, più della metà dei pazienti che alla diagnosi fumavano, avevano smesso entro l'anno successivo (136 su 242, pari al 56%). Sia l'esposizione al fumo passivo tra le mura di casa, sia la presenza di un marito o moglie fumatore/fumatrice, sia l'esposizione al fumo tra colleghi risultavano significativamente associate ad una ridotta chance di smettere di fumare. L'effetto negativo dei 3 suddetti fattori risultava additivo: il gruppo con la minore chance di smettere di fumare era quello dei pazienti che sommavano tutti e tre i "fattori di rischio" legati al fumo passivo.

Gli autori sottolineano che il fumo passivo è spesso trascurato, eppure condiziona fortemente l'efficacia della cessazione del fumo, che dovrebbe essere parte integrante della gestione dei soggetti con neoplasia polmonare.


Molta attenzione è spesso concentrata sugli aspetti farmacologici della cessazione del fumo. Lo studio canadese ci ricorda che alcuni fattori psicologici e sociali (tra cui la sensibilizzazione dei familiari e delle persone che condividono l'ambiente di vita e di lavoro) sono potenzialmente molto importanti nel convincere i pazienti a smettere di fumare.