Il possibile utilizzo di due immunoterapici simultaneamente (su target diversi) ha dato risultati promettenti nel melanoma, nella patologia renale e in alcuni carcinomi colorettali. Il trial RELATIVITY-060 testa nivolumab combinato a relatlimab e chemioterapia in pazienti con adenocarcinoma gastrico avanzato: tutto è relativo?
Questo studio valuta l'incidenza e l’outcome delle metastasi cerebrali e/o leptomeningee in pazienti con carcinoma mammario metastatico HER2-low attraverso l'analisi di dati raccolti dalla coorte ESME, che comprende 18 centri oncologici in Francia. L'obiettivo è approfondire la comprensione delle implicazioni cliniche associate a questa particolare espressione di HER2, meno studiata rispetto ai ...
Pubblicati da Lancet Oncology i risultati dello studio DESTINY-PanTumor: grande attesa per la performance del trastuzumab deruxtecan in un contesto “agnostico” di tumori solidi accomunati dalla presenza di mutazioni di HER2. In una casistica di pazienti ampiamente pretrattati, dati promettenti ma non ancora conclusivi.
Il trial randomizzato TOPAZ-1 ha dimostrato che combinare la chemioterapia standard con durvalumab migliora l'outcome di pazienti con colangiocarcinoma localmente avanzato o metastatico. Ora un gruppo di ricercatori italiani testa la combinazione nella pratica clinica. Risultato confermato?
Lo studio analizza le caratteristiche clinico-patologiche e la percentuale di pazienti con carcinoma mammario precoce HER2-negativo e con mutazioni germinali di BRCA1/2, eleggibili a ricevere olaparib adiuvante secondo i criteri del trial OlympiA. Interessante il confronto delle caratteristiche clinico-patologiche e dell’outcome tra pazienti eleggibili e non. L'analisi suggerisce che i criteri ...
Sempre impresa difficile quella di tracciare la cornice di confine a un'entità oncologica diffusa a distanza ma in modo complessivamente limitato: il progetto OMEC (OligoMetastatic Esophagogastric Cancer) prova a mettere ordine nel campo della neoplasia gastroesofagea oligometastatica, forte dell'endorsement di importanti società scientifiche (ESMO, ESSO, ESTRO, EORTC...).
Un’analisi di confronto tra le caratteristiche dei pazienti inseriti nei registri AIFA in questi anni e quelle dei pazienti inclusi nei rispettivi studi registrativi ha evidenziato che nella pratica clinica la popolazione anziana è molto più rappresentata. Si tratta di un primo importante esempio di evidenza scientifica prodotta a partire da registri nati con intento amministrativo.