Il trattamento con trastuzumab deruxtecan (T-DXd) ha cambiato il paradigma terapeutico del carcinoma mammario metastatico HER2-positivo e HER2-low. Tuttavia, non tutti i pazienti rispondono allo stesso modo: tossicità importanti e variabilità nell’efficacia clinica sono ben documentate. In questo scenario, un team israeliano ha esplorato un’ipotesi affascinante e poco indagata: il ruolo della ...
Il New England Journal of Medicine ha pubblicato i risultati di uno studio di fase 1, in cui il nuovo inibitore di tirosino-chinasi anti-HER2 zongertinib ha dimostrato una buona attività antitumorale, in particolare nei casi con mutazione del dominio tirosino-chinasico. Lo studio di fase è in corso.
Un’analisi delle press release emesse in ambito oncologico nel periodo compreso tra il 2018 e il 2022 evidenzia che la maggior parte dichiara la positività dello studio clinico, senza fornire alcun risultato numerico, ma con affermazioni generiche sulla rilevanza clinica dei risultati. Sono veramente utili per la comunicazione corretta?
Scomparsa dal panorama nel 2006 a causa dell'eccessiva tossicità, 20 anni dopo riappare la tripletta di chemioterapia (taxano, oxaliplatino e fluorouracile), riproposta in versione alleggerita. Sarà TFOX il nuovo standard di trattamento per il paziente con carcinoma gastrico avanzato HER2 negativo?
Il trial CodeBreak 300 ha dimostrato che la combinazione di sotorasib e panitumumab aumenta le risposte e prolunga la PFS in pazienti pretrattati con CCR metastatico KRAS G12C mutato. Questo si traduce in un vantaggio anche in sopravvivenza overall?
Nel panorama terapeutico del carcinoma mammario avanzato HR+/HER2-, l’introduzione degli inibitori di CDK4/6 ha rappresentato una rivoluzione clinica. Tuttavia, mentre i trial registrativi hanno consolidato l’efficacia di ciascuna molecola rispetto all’endocrinoterapia (ET) da sola, la scelta tra palbociclib, ribociclib e abemaciclib in prima linea rimane spesso influenzata da preferenze ...
In una fase storica in cui la sfida non è più la dimostrazione di efficacia dello screening per il tumore al polmone nei forti fumatori, ma la sua implementazione nella pratica clinica, autori inglesi pubblicano su Lancet Oncology un’analisi di uno studio di coorte condotto nel Regno Unito, che conferma la buona sensibilità e la buona specificità della TC a basse dosi.