Nei gliomi a basso grado con alterazione di IDH1 o IDH2 si fa strada l'utilizzo di vorasidenib, un inibitore specifico orale, con unica somministrazione diaria, in grado di attraversare la barriera ...
Una percentuale limitata ma non trascurabile degli studi randomizzati di fase III recentemente pubblicati in ambito oncologico ha un braccio di controllo “problematico”, perché subottimale (sin ...
Il linguaggio è un veicolo per condividere conoscenza, un mezzo attraverso il quale possiamo esprimere i nostri valori e comunicare con gli altri. In un contesto medico, il linguaggio non si limita ...
Un interessante studio spagnolo descrive la consapevolezza della prognosi e dell’intento della terapia da parte di pazienti oncologici dopo il colloquio sulla strategia di prima linea. I risultati ...
Circa il 70% delle donne sperimenta sintomi vasomotori della menopausa (hot flashes o vampate di calore) che possono influenzare negativamente aspetti della vita quotidiana e persistere per molti ...
La neutropenia febbrile (NF) si verifica fino al 30% dei pazienti oncologici sottoposti a chemioterapia. Solo nel 50% dei casi di NF vengono identificati degli agenti causali, ma tutti i pazienti ...
Le risposte di ChatGPT ad alcune domande su “falsi miti” relativi al cancro, sulla base di uno studio pilota statunitense, appaiono rassicuranti. Ma in previsione di un uso sempre più diffuso di ...
Le mutazioni di NRAS distinguono il 20% dei melanomi e producono un effetto oncogeno bloccando la GTPasi in una attivazione costitutiva che stimola le pathway di PI3K-AKT-mTOR e quella di MEK-ERK. ...
Un'analisi di CIPOMO (Collegio Italiano dei Primari di Oncologia Medica Ospedaliera) vede un potenziale rischio per l'accesso equitario alle cure innovative: l'implementazione dell'oncologia di ...
Dopo anni di ricerca ecco la svolta epocale: il trattamento sistemico con nirogacestat, un inibitore della gamma-secretasi che interferisce con la pathway di Notch1 - aumenta il tasso di risposta, ...